Appuntamenti » 18/07/2009
Amsterdam Klezmer Band @ San Donaci
Adriatic International Festival
Suoni da Est ed Ovest del mare
Quinta edizione
18 luglio ore 22,00 Piazza Pio XII, San Donaci
AMSTERDAM KLEZMER BAND
ZARAZA
Olanda
In lingua slava Zaraza vuol dire “contagioso”. Un titolo, un programma per una band “Amsterdam Klezmer Band” la cui musica ha davvero l’effetto del contagio.
Klezmer non è tanto un repertorio o uno stile musicale quanto un atteggiamento di libera adesione alla musica e alla vita in tutti i loro aspetti: gioia e dolore, ironia e sentimento. Questi "ingredienti" vitali non sono mai separabili tra di loro e non si può chiudere la porta ad uno di essi senza escluderli tutti.
La musica Klezmer è "musica dell'anima". Viene da un'interiorità profonda, e vuole raggiungere il cuore. I musicisti vogliono toccare la propria anima e quella dei loro ascoltatori. La loro musica esprime dolore e sofferenza, ma anche ilarità, esuberanza, presenza di spirito, ironia.
Nonostante unisca melodie appassionate, ritmi vivaci ed atmosfere piene di colore in uno stile di esecuzione pervaso da grande entusiasmo ed intensità di espressione, la musica ebraica ha però sempre un sottofondo doloroso. Non è tuttavia un semplice gemito lamentoso, ma rappresenta con sincerità la vita concreta con i suoi sentimenti profondi.
Il Klezmer, la musica da nozze ebraica delle aree rurali dell'Europa orientale ha rapidamente trovato la sua strada per diventare uno dei generi folk più popolari al mondo, definito in origine come una forma strumentale della musica ashkenazi, è stata una tradizione seriamente minacciata a seguito dell'Olocausto.
Oggi, una nuova cultura ebraica e un nuovo suono klezmer stanno emergendo, mescolando elementi di jazz, rock, hip hop, e l’AIF Adriatic International Festival è al suo secondo appuntamento con queste particolari sonorità, dopo il gruppo americano dei Klezmatics presentato a Brindisi nell’edizione 2007. La “Amsterdam Klezmer Band” è una formazione nata ad Amsterdam nel 1996 da alcuni musicisti di origine ebraica, legati alla loro cultura, ma anche aperti alle musiche balcaniche e mediterranee. Un mix che, con il passare del tempo ha scavalcato la tradizione, dando vita ad un repertorio sempre più personale ed eterogeneo. Il collettivo, fondato da Job Chajes, si è imposto sulle scene grazie ad un’attitudine del tutto particolare: radici nella musica ebraica sì, sempre ben in evidenza, ma anche migrazioni verso altri territori, dai Balcani alle terre slave, dalle molteplici trasformazioni migranti dei gitani, alla Turchia.
I riferimenti si sprecano, ma è soprattutto la fusione degli elementi ad apparire interessante. E divertente. Come le loro performance, adatte alla strada, ma anche alla sala da concerto più importante d’Olanda, il Concertgebow. La “Amsterdam Klezmer Band” è ospite fisso all’“Infamous Oerol Festival” tra il 1999 e il 2006, nel gennaio 2001 partecipano al “Noorderslag Festival”, dove sono accolti come band rivelazione, cui segue il “Lowlands Festival” nel 2001 e nel 2006.
La band si esibisce nel 2002 e nel 2006 al “North Sea Jazz” nel 2002 e nel 2007 dove delizia il raffinato uditorio degli amanti del jazz e allo “Tziget Festival“ a Budapest nel 2007 dove il loro spettacolo alla Roma tent è considerato uno migliori e dei più coinvolgenti.
Nei 10 anni di carriera l’AKB suona in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Canada, dalla Russia all’Inghilterra ma anche in Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Svizzera, Polonia, Portogallo, Italia e perfino Turchia. I sette membri della AKB, abili strumentisti dotati di una forte vena creativa e un grande eclettismo, hanno un approccio creativo sperimentale, che unisce diverse tradizioni musicali appartenenti al bacino folk dell’Est europeo, dalla musica più strettamente klezmer fino alla musica balcanica e zigana e più in generale al jazz o al pop più ballabile.
Ed è proprio questa versatilità ha permesso alla band di raggiungere un uditorio assai vario, svincolandosi dal dilettantismo e dal regionalismo per incontrare i gusti di un pubblico di ogni età e nazionalità: i loro show sono caratterizzati da una forte energia e teatralità che creano una condizione di empatia con il pubblico caratteristiche che hanno contribuito in modo fondamentale al successo della band.
ADRIATIC INTERNATIONAL FESTIVAL 2009
L’idea di un invito al viaggio musicale rivolto allo spettatore muove, sin dal principio, le scelte dell’AIF Adriatic International Festival. Anche quest’anno, per la quinta edizione, si continueranno a scrutare esperienze musicali appartenenti a popoli e culture diverse nelle quattro tappe che raggiungeranno Brindisi e tre centri della sua Provincia: Fasano, San Donaci e Cisternino, dal 12 al 26 luglio, a ingresso gratuito. Il festival l’unico in Puglia di world-music tornerà, al contempo, a proporre artisti e progetti particolari, generalmente non compresi nei normali circuiti estivi con il comune denominatore della ricerca e dell’ascolto inedito.
Si comincerà domenica 12 luglio nella Casina Municipale di Fasano con i KILA. La formazione irlandese offre al pubblico una sintesi interessante di sonorità dell’est, musica world e tradizionali e con essa approda a suoni modernissimi. L’Adriatic International Festival torna sabato 18 a San Donaci con l’AMSTERDAM KLEZMER BAND, come suggerisce il nome, questa volta i suoni sono quelli antichissimi del klezmer, la musica dell’anima che affonda le sue radici nel cuore dell’Europa orientale. Giovedì 23 luglio Brindisi, in piazza Vittoria, darà il suo benvenuto a un gruppo di giovani musicisti palestinesi, i GUIRAB. Occasione speciale perché la formazione nasce nel 1989 nel Campo di Burj el Chamali, uno dei più poveri del Sud del Libano. Guirab in arabo si traduce con “cornamusa” e la musica per questi ragazzi rappresenta un mezzo per sopravvivere alle pessime condizioni di vita dei campi e suonare all’estero, una fondamentale occasione per uscire da questo lager.
Ultimo concerto domenica 26 luglio in piazza Vittorio Emanuele a Cisternino con la grande cantante di fado portoghese, JOANA AMENDOEIRA. Come lei stessa dice: “E’ nell’emozione del fado che le persone si identificano e riconoscono, le distanze non significano nulla”. L’Amendoeira è considerata una delle nuove promesse del fado, tra le eredi di Amalia Rodrigues.
L’AIF Adriatic International Festival, è ideato e organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Brindisi, con la collaborazione artistica di Roberto Caroppo.
Il Festival nel corso delle quattro precedenti edizioni ha favorito in più occasioni l’incontro tra artisti di diverse nazionalità come nel caso dell’attore Brizio Montanaro e l’Ensemble Terra d’Otranto con la cantante greca Savina Yannatou e dei serbi Earth Wheel Sky Band con il trombettista salentino Cesare Dell’Anna. Ha inoltre, ospitato Oi Va Voi, Dam, Boris Kovac, Klezmatics, Kocani Orkestar, Fanfara Tirana, Carlo Nunez, Beltuner, Baba Zula, Elliot Murphy, Esma Redzepova, Daniele Sepe e la Brigada Internazionale e Maurice el Medioni.
Nello spirito multiculturale della rassegna, l’ideazione dell’immagine di fondo del manifesto della quinta edizione dell’AIF Adriatic International Festival è stata realizzata dall’artista montenegrino Pero Nikcevic, nato nel 1951 in Jugoslavia, conseguito il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Belgrado si è trasferito nel 1976 a Parigi frequentando alle Beaux Arts di Parigi un seminario di Jean Bertholle per dipinti di grande formato.
Le sue avventure come un pittore continuano ad Amsterdam, New York e Los Angeles. L'esperienza americana si rivela però uno shock culturale per l’artista che tornato in Jugoslavia, lavora per quattro anni nel Monastero Resevici in Montenegro.
Nell’85, ritorna in Francia, su invito delle fabbriche Renault, e si occupa di un laboratorio di ceramica. Nel 1986, ha curato per la Montex una società in Montenegro, una collezione di innumerevoli pezzi di ceramica policroma. Nel 1991 crea a Parigi il suo atelier Forge Belleville.
Gino Silvestri, professore dell’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi ha così descritto le tecniche espressive di Pero: "Un processo innovativo tra disegno e colore". Tratti per costruire forme e spesso colore che irrompe e crea volumi indispensabili per la vita ... Il suo gesto è rapidissimo e spazia indifferentemente su piani carta o tela e semplici fogli con vibrazioni immediate.
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