Oria, 12/09/2006
Bamba: catturati altri 2 indagati
CARONE Alessandro è il n.19. Il ragazzo, 28 anni, presentatosi spontaneamente presso il Comando della Compagnia di Francavilla Fontana quando ha capito che gli uomini del Nucleo Operativo lo stavano ancora cercando nelle prime ore della mattinata e che, logicamente, non sarebbe potuto sottrarsi per molto alla cattura, ha dichiarato di essere sfuggito alla cattura, quasi involontariamente, sol perché aveva deciso di passare fuori casa un periodo appena più lungo delle canoniche prime ore della notte, come si è soliti fare anche in queste ultime serate di fine estate. Nessuna mala fede, insomma, almeno quello è stato ostentato alla presenza del legale di fiducia, solo un fraintendimento la breve pseudo latitanza del ragazzo e la voglia, d parte di quest’ultimo, di far presto valere le sue ragioni e la propria versione dei fatti.
Tra gli diverse condotte criminose poste in essere dagli indagati sia in maniera autonoma che in concorso tra gli stessi, quella di CARONE, secondo gli inquirenti, potrebbe essere ricondotta tra quelle in concorso con persona, invece, rimasta allo stato sconosciuta. Cocaina l’esclusiva sostanza ceduta a terzi dall’indagato. Al termine delle operazioni Alessandro CARONE è stato accompagnato presso il Carcere brindisino, ove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia, al pari dei suoi coindagato, cui verrà sottoposto nelle prossime ore da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, Dr Alcide MARITATI.
FULLONE Giuseppe, invece, era il n.18 (mancava solo la foto perché, al momento della conferenza stampa, non era ancora giunto presso questi Uffici, poiché, a seguito di un improvviso malore, era stato accompagnato dagli stessi Carabinieri di Francavilla Fontana che lo avevano bloccato, presso l’ospedale civile di Acquaviva delle Fonti).
Lui, che di anni ne ha 27, è stato raggiunto dai Carabinieri presso il casello autostradale A14 di Bari-Nord mentre viaggiava proveniente da Castrezzato (Bs), ove era momentaneamente domiciliato e dove altro personale del Nucleo Operativo e Radiomobile lo aveva cercato contestualmente agli altri arrestati in Oria quando, nella notte, è scattata l’ora X e l’operazione di rintraccio degli indagati.
Quando gli stessi Carabinieri di Francavilla Fontana, tuttavia, hanno fatto irruzione presso l’abitazione bresciana dell’arrestato ed i familiari hanno loro riferito che lo stesso era partito solo alle ore 21:30 precedenti alla volta di Oria è scattata una materiale corsa contro il tempo affinché Giuseppe FULLONE fosse fermato prima di avere contezza personalmente di quanto era avvenuto nella notte e nella propria città natale.
Folle quella corsa contro tutto e contro l’impossibile, forti delle proprie convinzioni, della determinazione e del sacrificio che ha caratterizzato tutti gli estenuanti servizi di osservazione, controllo e pedinamento durante tutto il periodo di indagini. L’ultimo sforzo, in termini di energie, si è concluso solo quando, con quello stesso convincimento di chi comincia caparbiamente a cercare un ago in un pagliaio, il furgone semicabinato a bordo del quale il ragazzo aveva cominciato il viaggio lungo la penisola, è stato bloccato dalla tenacia dei Carabinieri secondo uno scenario da far invidia alla migliore delle sceneggiature di una fiction televisiva.
Grande lo stupore al momento del fermo del furgone. Gli automobilisti in transito hanno dovuto stropicciarsi gli occhi per realizzare con logicità quella strana sensazione di sentirsi improvvisamente “comparse involontarie” di un telefilm di Gigi Proietti.
Anche Giuseppe FULLONE, quindi, dopo le operazioni di rito consistenti nella notifica del provvedimento del Giudice Alcide MARITATI e le fasi del fotosegnalamento, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi, ove si è verificata una straordinaria migrazione dalla cittadina oritana. Dei sedici oritani indagati, ben 10 hanno raggiunto il Carcere del capoluogo.
ITALIANO Alfredo, infine, il n.20. Il ragazzo, 25 anni, “solamente” verrebbe da aggiungere in ben altro contesto, si è detto altrettanto sorpreso dell’attenzione riservatagli dalle investigazioni dei Carabinieri che ritengono, invece, così come è stato condiviso dal Dr MONTINARO, prima, e dal Giudice MARITATI, poi, che lo stesso avesse posto in essere una vera e propria serie di attività, esecutive di un medesimo disegno criminale in concorso con Salvatore LODESERTO, Giuseppe FULLONE e Stefano CARPITELLA, finalizzate alla cessione a favore terzi di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” e “hashish”.
COMUNICATO STAMPA
Regione Carabinieri Puglia
Compagnia di Francavilla Fontana
Nucleo Operativo e Radiomobile
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