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Brindisi, L'industrialismo secondo Licchello (Uil)



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Brindisi, 17/07/2008

L'industrialismo secondo Licchello (Uil)

Non avendo avuto la possibilità di leggere il libro scritto dal professor Federico Pirro e dal direttore di Confindustria di Brindisi dottor Angelo Guarini, tuttavia conoscendo la competenza, la professionalità degli autori sono certo che sarà un adeguato riferimento per tutti coloro che intendono approfondire le proprie conoscenze e poter esprimere con più correttezza valutazioni e giudizi su una parte dell'industria osteggiata e maltrattata.
Le informazioni che abbiamo, acquisito da recensioni ed articoli sulla carta stampata, ci forniscono una indicazione precisa su quanto i settori industriali nel territorio di Brindisi hanno contribuito negli anni a migliorare la qualità della vita, creando ricchezza ed economia nella provincia ed addirittura per tutto il Mezzogiorno d'Italia.
Il contenuto del libro è cosa importante, più importante sarà se quei contenuti trovano la stessa volontà e disponibilità attivata per raggiungere un altro obiettivo quello del distretto aerospaziale.
Siamo convinti che la chimica, la petrolchimica, l'aeronautica e l'energia, il tessile, l'agricoltura, il commercio, il turismo sono settori perfettamente compatibili tra di loro, lo dimostrano realtà mondiali ben più importanti della nostra.
Ci riferiamo ai grandi distretti produttivi internazionali, dove viene sviluppata una politica di sistema che valorizza e premia tutti.
I distretti produttivi, l'Area Vasta sono strumenti importanti, di programmazione, di finanziamenti e di crescita economica. Invece da noi è chiaro che non c'è questa volontà, anche se qualcuno di questi ancora rappresenta un volano straordinario per lo sviluppo della nostra città.
Assistiamo invece e con la collaborazione di qualcuno, che in questi ultimi periodi non sono solo i nostri amministratori impegnati ad un'opera di distruzione di interi settori industriali che, ancora oggi, sono nelle condizione di fornire risposte positive in termini economici e di occupazione, se accompagnati da adeguati investimenti senza pregiudizi e polemiche strumentali di parte, le dichiarazioni del Prof. Pirro, tentano di svegliarci da un profondo letargo, (voluto).
Perciò una visione riduttiva che dovrà cambiare se veramente vogliamo il bene di tutti.
La politica del NO! non permette di adeguare le strutture presenti rilanciando la loro centralità facendole ridiventare strategiche.
È necessario ricreare le condizioni politiche e sociali perché finalmente anche Brindisi ritorni ad essere al centro dell'attenzione di tutti e non si perdano le occasioni di sviluppo che ancora oggi si presentano.
La UIL di Brindisi ha lanciato l'idea di un Patto per lo Sviluppo, indicando alcune possibilità che possono essere sfruttate. Sappiamo che il Governo centrale si sta attivando per individuare aree industriali in tutto il territorio nazionale per rilanciare i distretti produttivi industriali, perciò anche quello chimico.
L'aver sottoscritto a livello Regionale quello aerospaziale, grazie anche al supporto del Sindacato, dovrebbe farci riflettere, ma dobbiamo anche chiederci ma l'interesse di Brindisi è solo nella direzione di quello aeronautico o ci sono altri settori che possono rafforzare l'economia della città. Infine riteniamo che tutto il sistema industriale deve decidere, se continuare a vivere accontentandosi a bivaccare per quest'ultimi anni o invece pretendere una programmazione di investimenti sia nuovi che di consolidamento dell'esistente.
Se questo non sarà prepariamoci ad avere definitivamente una zona industriale spenta e senza problemi, ma avremo anche una economia pari a zero ed un aumento vertiginoso dei disoccupati.
Siamo abituati a lasciare ad altri la politica degli annunci, della demagogia, dei sogni e dei desideri irrealizzabili.
Siamo invece per la politica dei fatti e della concretezza, che progetta programma e pianifica gli interventi, decisioni queste che valorizzano l'esistente migliorano l'economia e fanno aumentare i livelli occupazionali.
Cosa che a Brindisi sono irrealizzabili per colpa dei FARISEI.

ANTONIO LICCHELLO
Segretario Generale UIL

COMUNICATO STAMPA UIL

_________________
L'industrialismo secondo Leo Caroli (CGIL)


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