Brindisi, 15/04/2009

I dipendenti della S. teresa sui concorsi interni alla Provincia senza copertura finanziaria

Un gruppo di ex impiegati della Provincia, ora alle dipendenze (a tempo determinato) della Società Santa Teresa, ha inoltrato un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti di Bari ed all’Ispettorato Generale di Finanza Pubblica, nel quale segnalano che i concorsi interni banditi dall’Ente sono privi di copertura finanziaria.

“La delibera (n.16 del 13 febbraio 2009) –è scritto nell’esposto- è assolutamente priva di copertura finanziaria e, per aggirare l’ostacolo, è detto che la determina (n.422 del 18 marzo 2009) non comporta impegno di spesa. Il che non è affatto vero in quanto ogni atto che abbia ad oggetto la copertura di un posto mediante concorso, non solo rendono indisponibile il posto medesimo, ma comportano di per sé la spesa della copertura. E’ del tutto irrilevante che l’assunzione del vincitore viene subordinata alle effettive disponibilità di bilancio”.
Alcuni di questi concorsi riguardano la copertura di posti in organico, un tempo occupati proprio da questi “precari” in servizio alla Provincia per molti anni ed ora assunti a tempo determinato (la scadenza contrattuale è fissata il 31 gennaio 2010) nei servizi Impianti termici, Laboratorio di educazione ambientale, Fauna, Sit, affidati alla Società Santa Teresa.
Attualmente sono in atto diversi giudizi davanti al Tar, promossi da 17 ex impiegati della Provincia che reclamano l’applicazione della normativa sulla stabilizzazione sulla base delle due ultime leggi finanziarie. A tal proposito nella seduta consiliare del 24 febbraio scorso, in risposta ad una precisa interpellanza del consigliere Pietro Iurlaro in merito alla situazione precaria nel quale si trovano ancora oggi i lavoratori ex dipendenti della Provincia, ora alle dipendenze della Santa Teresa con un contratto non solo a termine ma penalizzante sotto il profilo economico e professionale, il presidente Errico ha testualmente risposto in aula: “Non ho nemmeno il tempo di affrontare una questione del genere. Credevamo di aver risolto questo problema dei precari con la costituzione della Santa Teresa. Cercheremo di valutare se si può fare qualcosa in relazione ad una nuova visione della lotta al precariato con gli strumenti diversi, dal momento che le legislazioni e le normative non ci danno ragione”.

Risposte queste che non hanno affatto convinto i precari, preoccupati per il loro futuro occupazionale. “Il tempo è scaduto. La verità – dicono alcuni di essi- è una soltanto: il centrosinistra ed Errico non hanno voluto risolvere questa questione. Altri nostri colleghi della Provincia di Lecce aventi gli stessi nostri requisiti sono stati stabilizzati dal presidente Pellegrino e dalle forze politiche tutte. Questa ormai disciolta maggioranza ha avuto tutto il tempo possibile per applicare gli strumenti di legge a disposizione”.
“Facciamo appello – concludono i precari- alla nuova amministrazione perché tenga in considerazione la nostra situazione. Il nostro contratto alla Santa Teresa scadrà nove mesi”.

GLI EX IMPIEGATI DELLA PROVINCIA ORA PRECARI NELLA SANTA TERESA