Mesagne, 28/10/2009
CGIL denuncia comportamento antisindacale dell'Amministrazione Comunale
Riccardo Carone, segretario territoriale della Funzione Pubblica CGIL di Brindisi ha inviato una lettera al Segretario Generale del Comune di Mesagne e, p.c. ai lavoratori del Comune, al Presidente ed ai capigruppo del Consiglio Comunale avente ad oggetto le "Deliberazioni di Giunta Comunale relative alla Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2009-2011 ed all’Indennità di posizione organizzativa anno 2009). Richiesta revoca atti per comportamento antisindacale".
Di seguito ne riportiamo il testo integrale:
Premesso che:
l’art. 7 Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 1/4/1999 espressamente recita:”l’Ente informa periodicamente e tempestivamente i soggetti sindacali di cui all’art. 10, comma 2 (RSU, tutte, e OO.SS. Territoriali firmatarie del CCNL) sugli atti di valenza generale, anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro, l’organizzazione degli Uffici e la gestione complessiva delle risorse umane”;
il Contratto Collettivo Decentrato Integrativo di codesto Ente, all’art. 4, riprende in maniera pedissequa il succitato articolo ma, in modo esaustivo, dettaglia puntualmente le materie oggetto d’informativa preventiva e quelle d’informativa successiva (entro il 5° giorno dall’adozione dell’atto);
l’art. 5 del Contratto Decentrato Integrativo, richiamato, dettaglia le materie oggetto di concertazione;
la scrivente Segreteria Territoriale è venuta a conoscenza, la scorsa settimana, dagli organi d’informazione locale dell’adozione da parte di codesta Amministrazione delle Deliberazioni n. 211 del 5 ottobre 2009 (Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2009-2011) e n. 217/2009 (Indennità di posizione organizzativa anno 2009).
Di tali atti, per i quali è prevista l’informativa preventiva e, quindi, la concertazione, alla scrivente O.S. non è stata data alcuna informativa.
Dall’odierno esame degli atti, si evidenzia che:
1. la Deliberazione n. 211 richiama due incontri sindacali (del 14 e 20 luglio 2009) come momenti d’informazione sindacale preventiva. Ciò “non è corretto”, volendo usare un eufemismo, in quanto la proposta presentata alle OO.SS. era del tutto difforme da quella che è stata approvata (circa tre mesi dopo), integrata da ulteriori argomenti non oggetto di alcuna informativa e discussione negli incontri di Luglio u.s.;
2. la Deliberazione n. 217 attribuisce sino al 31/12/2009 le posizioni organizzative ai funzionari incaricati rideterminandone, arbitrariamente, la retribuzione, per alcuni (di acclarata professionalità, oggi mortificata) con una reformatio in pejus e con decorrenza 1° gennaio 2009. Quindi retroattiva e con recupero delle somme percepite in questi mesi.
Questo senza essersi curati per 10 mesi, nonostante le sollecitazioni sindacali, alla luce della nuova organizzazione dell’Ente approvata il 31/12/2008, di discutere di posizioni organizzative, con un regolamento, con criteri condivi, che stabilisse graduazione delle funzioni e dei riconoscimenti economici da sottoporre a valutazione del Nucleo preposto.
Una “nuova organizzazione”, è bene ricordare, portata al dovuto confronto con le OO.SS. solo il 23 ed il 29 dicembre 2008, per essere licenziata senza possibilità di approfondimento alcuno, stante il calendario solare, ma con l’impegno degli organi politici dell’Ente per una serena e puntuale verifica degli effetti da esaminare con le OO.SS. unitamente a tutte le materie e gli istituti contrattuali oggetto di modifica a fronte della riorganizzazione dell’Ente.
Invece, non siamo mai stati coinvolti. L’impegno è stato, purtroppo, disatteso, nonostante richiami e rimostranze di questa Segreteria messe a verbale in Delegazione Trattante. Anzi, casualmente, si è venuti a conoscenza addirittura di una “rimodulazione” della riorganizzazione dell’Ente con Deliberazione n. 104 del 24 aprile 2009, ovviamente senza alcuna informativa alle OO.SS.
Per il senso di responsabilità che caratterizza questa Segreteria Territoriale, libera da ogni condizionamento politico o di parte quanto da manie di protagonismo, come testimonia l’attività di questi anni, abbiamo rinviato “di aprire il conflitto” per non alimentare la confusione generale che caratterizza l’Ente da tempo e nella speranza di poter almeno contribuire a risolvere alcune problematiche vecchie ed urgenti che interessano non solo le lavoratrici ed i lavoratori del Comune e gli LSU ma l’intera comunità mesagnese.
Oggi, il nostro senso di responsabilità potrebbe essere scambiato per debolezza o, peggio, interessato assenso ad un comportamento, nella migliore delle ipotesi superficiale, che viola sistematicamente le relazioni sindacali e segna una degenerazione nel dovuto reciproco rispetto di ruoli e prerogative previste da leggi e contratti. Un cattivo esempio per le problematiche future che ci aspettano.
Con la presente si chiede, pertanto, la revoca immediata delle due Deliberazioni su specificate ed il ripristino di relazioni sindacali corrette.
In assenza d’immediato riscontro, questa Segreteria Territoriale preannuncia, sulla linea coerente delle favorevoli sentenze ai nostri ricorsi degli ultimi tre anni contro l’ASL BR, la Provincia di Brindisi ed i Comuni di Cellino San Marco e Fasano, che darà mandato ai propri legali di promuovere ricorso al Giudice del Lavoro contro il Comune di Mesagne per la repressione del comportamento antisindacale (ex art. 28 legge 300/70).
Riservandoci ogni ullteriore iniziativa sindacale e legale, si porgono distinti saluti.
FONTE: COMUNICATO STAMPA CGIL
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