Brindisi, 21/05/2010

L'Authority sloggia i pescatori, "Il Faro": "a favore di chi?"

Non finisce mai di sorprenderci il Presidente Giurgola che passa dalle fantasie della “rinascita” del porto, con la previsione di 4 ormeggi a Punta Riso (sulla qual cosa ci riserviamo di tornare), all’imposizione di annullare la storia, gli affetti, il cuore pulsante della città al quale tutti i brindisini sono legati, decidendo di modificare il “paesaggio” del Seno di Ponente e l’essenza stessa di ciò che rimane del rione Sciabbiche.
Siamo consapevoli che il “paesaggio” è un elemento dinamico della natura e che lo stesso è funzione delle azioni dell’uomo ma, in un Paese ancora retto da un barlume di Democrazia, le modifiche, ancor più se toccano la storia ed i sentimenti, vanno condivise ed approvate, almeno a maggioranza.
Il Presidente Giurgola ha deciso da solo (a prescindere dalla Capitaneria) di imporre l’allontanamento immediato delle barche da pesca ormeggiate in prossimità della banchina Ammiraglio Millo o ha ricevuto il benestare dal Comitato portuale?
Se il Comitato portuale ha dato il benestare in presenza del rappresentante del Comune (sindaco o suo sostituto) due sono le valutazioni che possono farsi, quali: o il Comune non conta nulla rispetto alla volontà di Giurgola oppure è concorde nell’accettare decisioni che modificano la storia ed il vissuto dei brindisini.
Faccia uno sforzo il Presidente Giurgola ed acquisti da Quotidiano una pagina sulla quale riportare il verbale del Comitato portuale dal quale si possa evince la dotta discussione che ha portato alla decisione di sgombrare la “storia ed il cuore” di Brindisi.
Ci chiediamo: l’esproprio storico a favore di chi?
Del progetto water front? Non è possibile in quanto essendo questo strumento di programmazione urbanistica ha la necessità di essere sottoposto alle “osservazioni” dei Cittadini e divenire un prodotto condiviso.
La stampa, sempre la stessa, (che ci siano per caso interconnessioni fra giornalisti e dirigenti di neo costituzione?) ci riporta che l’allontanamento (ora graduale) delle barche avverrà a causa di una concessione affidata ad una non meglio identificata società che intende gestire l’area per la nautica da diporto!!
E gli sckifarieddi non sono nautica da diporto? Oppure hanno la necessità di essere registrati nel Registro Imbarcazioni da Diporto (RID)?
L’assurdo è che ad una società privata è affidata in concessione una banchina portuale ed i diretti interessati, che la utilizzano da sempre, non sanno nulla!!!
Questa società ha affisso la richiesta di concessione agli Albi Pretori del Comune, dell’Autorità portuale e della Capitaneria, in maniera tale che i Cittadini ed i diretti interessati potessero esprime le proprie valutazioni e considerazioni oppure la decisione è transitata solo ed esclusivamente attraverso la volontà del presidente e del Comitato portuale?
Per quale motivo il Comitato portuale ed in particolare il Presidente Giurgola ed il Comune (Sindaco o sostituto) hanno ipotizzato che i 120 pescatori non potessero essere interessati a forme associative tali da OTTENERE ESSI LA CONCESSIONE DI QUELLA BANCHINA e realizzare quanto voluto dall’Autorità?
Anche se concordi nella volontà di razionalizzare e migliorare gli ormeggi delle “sciabbiche”, si ritiene che una maggiore considerazione del lavoro duro ed umile del pescatore, dovesse avere maggiore rispetto e considerazione, altro che ordinanza di sgombero a favore di una società privata.

Ci chiarisca il Presidente Giurgola ed il comune di Brindisi quale è la programmazione del porto sulla nautica da diporto e che fine intende che faccia il porticciolo turistico?
A noi sembra che Giurgola voglia affossare il porticciolo a favore di altre iniziative, magari studiate a tavolino, per garantire e favorire ancora una volta gli interessi di privati, mantenendo in vita quella solita “logica” che regge le sorti e le vicende del porto di Brindisi.

Ci si chiede, infine, come è possibile emettere ordinanze di sgombero quando il Piano regolatore del porto, strumento che ne regge le sorti e la programmazione, non prevede alcuna modifica strutturale dell’area antistante la banchina Ammiraglio Millo?
Da questa e da altre vicende che ormai giornalmente vengono rappresentate, come forme sceniche, dal Presidente dell’Autorità portuale non ci rimane che sperare che passi quanto prima il periodo restante a tale incarico e che lo stesso TOLGA IL DISTURBO E VADA VIA, per sostanziale ed oggettiva mancanza di rispetto della storia, della cultura e delle volontà della cittadinanza brindisina.

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE OPERATORI TURISTICI “IL FARO” -