Brindisi, 15/10/2010
Crisi del commercio, Adoc: "è ora di passare ai fatti"
Continua la moria di esercizi commerciali nel centro di Brindisi. Una desertificazione che non è un problema di esclusiva competenza degli addetti ai lavori, il più delle volte condizionati da scelte di mercato o personali come nel caso delle delocalizzazioni in altre zone della città, ma anche e soprattutto dei consumatori brindisini che rischiano, ed in parte è già una realtà, di non poter disporre, nella propria città, di articoli di una certa qualità e ricercatezza. Non scopriamo nulla se diciamo che i mali del commercio sono da identificare anche nella scarsa offerta merceologica, basta farsi un giro per verificare che sono davvero in pochi ad azzardare scelte in linea con le mode del momento oltre a proporre aziende in voga o emergenti con le quali poter coniugare ottima qualità e prezzi accessibili. Da anni ormai il consumatore brindisino è condizionato nei propri acquisti non solo dalla ridotta capacità di spesa ma anche dalla scarsa offerta, costretto il più delle volte a rivolgersi ad altri territori pur di soddisfare i propri desideri oltre che ai nuovi canali di vendita come quelle on line. Vi è poi tutto il settore inerente la vendita in nero e della contraffazione i cui dati li renderemo noti nelle prossime settimane a seguito di un sondaggio condotto da ADOC su iniziativa dell’ANCI. La crisi sta sicuramente lasciando il segno ma non bisogna a maggior ragione trascurare una fascia di consumatori che hanno capacità di spesa e che possono essere di aiuto alle attività locali. Riteniamo che gli assi di intervento su cui intervenire siano molteplici. In primo luogo, ed è un tema ad esclusiva delle associazioni dei commercianti, va creata la convenienza a rimanere presenti o ad insediarsi nel centro della città, saranno gli interessati ad avanzare richieste nei luoghi e nelle sedi opportune.
Vi sono poi temi di stretta pertinenza dei consumatori quali la viabilità, i parcheggi, la convenienza, l’attrattiva non solo commerciale ma anche sociale del centro cittadino. Su questi temi l’ADOC di Brindisi ha delle proposte da avanzare con l’obiettivo di fare quadrato per la risoluzione delle problematiche in atto senza essere di intralcio nelle discussioni. La notizia circa il possibile riconoscimento del distretto urbano del commercio può essere uno strumento per attuare quanto auspicato sempre che si tenga conto dei suggerimenti di tutti i soggetti interessati.
Va evitato categoricamente il rischio di utilizzare tale strumento come mezzo per attuare idee stimolate da sensazioni più che da studi e progetti qualificati.
Bisogna riportare la gente al centro e lo si fa essenzialmente attraverso la programmazione di iniziative di supporto alle attività commerciali che non devono essere estemporanee o limitate al solo periodo natalizio o estivo.
Come associazione dei consumatori riteniamo di poter dare il nostro contributo sia in termini di promozione che di proposte operative attraverso iniziative e la sottoscrizione di accordi che possono tradursi in convenienze per i consumatori ed opportunità per i commercianti. Di tempo e di parole ne abbiamo consumate abbastanza è il momento dei fatti.
C.S. ADOC
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