Brindisi, 16/10/2010
Ferraro (Pd): "Essenziale tutelare la chimica di base e valorizzare la chimica fine"
Abbiamo di nuovo il ministro per Sviluppo Economico. Buon segno? Speriamo!
Il suo predecessore, il ministro disattento Scajola, ha pronunciato la frase che ho sopra citato tra virgolette, l’ha pronunciata in una sede governativa mentre insieme alle parti sociali discutevano del Piano della Chimica, sulla base dell’ottimo lavoro fatto dal Segretario Bersani proprio 6 mesi prima che il governo Prodi andasse in malora, e con lui la speranza di centinaia di migliaia di lavoratori che vedono il loro futuro in bilico tra un piano strampalato di Eni, che prevedeva 700 milioni di euro da investire sulla Petrolchimica Italiana, e quello del futuro del sistema industriale italiano.
Crediamo veramente che il sistema produttivo Brindisino possa rimanere in piedi ancora per molto senza un piano strategico nazionale?
Ci rivolgiamo alla classe politica della nostra terra, coloro che nelle commissioni hanno la facoltà seppur con i problemi di essere in minoranza, in cui siede di far rientrare Brindisi in quei piani per la Chimica.
Sarebbe interessante avere i loro contributi, condividerli, perché a prescindere da tutto, hanno l’obbligo morale e politico di portare avanti le battaglie sul Lavoro, le uniche degne di attenzione in una città che, ogni mattina si sveglia alle 5 per andare a guadagnarsi da vivere onestamente, che tiene in efficienza i sistemi di sicurezza, che produce davvero la ricchezza di questa città.
Vedete, amici e compagni, il quadro generale del mondo del lavoro nella nostra terra è desolante, le eccellenze chiudono e lasciano il territorio senza dare spiegazioni. Attenzione, non vanno via dall’Italia, sarebbe anche comprensibile visto chi ci governa, ma si spostano di poche centinaia di chilometri. E’ questa la cosa frustrante. I nostri ingegneri costruiscono impianti ecocompatibili in tutto il mondo, i nostri operai sono chiamati a formare le giovani leve nei paesi stranieri in cui Eni ha deciso di costruire, svuotando l’Italia dalla sua produzione primaria. Paradossalmente tra un po compreremo a plastica prodotta in Iraq dalla nostra stessa Eni, l’azienda a compartecipazione statale. Un paradosso.
Ci rivolgiamo al Presidente della Provincia ed a quello della Regione Vendola che proprio ieri parlava di piano della chimica nel suo territorio, i vostri propositi rimarranno tali o così come stà avenendo con l’aereonautica vogliamo perdere anche questo settore vitale per l’intera provincia?
I nostri Parlamentari che siedono nelle commissioni Industria di Camera e Senato si faranno promotori di questo problema, ne sono certo, così come i loro colleghi di Marghera, Ferrara e Mantova fanno ormai da tempo. Faranno di tutto per evitare che avvenga l’irreparabile anche se il percorso è tortuoso, ma proprio per quello va iniziato subito. O preferite la strada di Porto Torres? Non abbiamo l’asinara, ma il monumento al marinaio andrà benissimo, un po’ di turismo mediatico in fondo fa sempre bene no?
Giuseppe Ferraro
Sez. “ Enrico Mattei “ -
PD Brindisi
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