Brindisi, 27/11/2010
Uil: "troppi tagli, sistema produttivo al collasso"
Continua la pianificazione al ribasso dei servizi e degli investimenti per le grandi
infrastrutture di collegamento del territorio brindisino.
Infatti la frenetica rincorsa da parte del governo nazionale e regionale a recuperare
la gestione di una economia amministrata male a causa di interessi e motivazioni
politiche poco lungimiranti e di parte che hanno determinato questa drammatica
situazione, continua a penalizzare il sud ed in particolare la provincia di Brindisi.
Il ridimensionamento di importanti strutture brindisine nel settore della sanità, la
delocalizzazione degli uffici dell'AQP, della Banca d'Italia, di qualificate aziende
come l'Alenia, l'Arsenale, l'ufficio provinciale dell'INAIL, ecc. hanno prodotto il
collasso del sistema produttivo ed occupazionale locale.
Questa politica miope e dannosa ha contagiato anche le ferrovie dello stato che per
dimostrare quanto sia importante l'alta velocità taglia servizi e collegamenti del
meridione.
La UIL di Brindisi denuncia il ridimensionamento delle tratte ferroviarie e delle
disponibilità dei servizi ad esse collegate.
Parliamo della esclusione di importanti comuni della provincia dalle fermate dei
treni con il risultato di impoverire ancora di più le infrastrutture e le potenzialità di
crescita in settori altamente qualificati e produttivi come, ad esempio, quello
turistico ritenuto da tutti strategico e da sostenere con interventi più massicci e
risorse maggiori.
Un territorio, la nostra provincia, dove ormai non passa giorno in cui le cattive
notizie si accavallano e si scaricano sulla nostra comunità con danni ancora più
pesanti senza nessuna presa di posizione da parte di chi ci rappresenta e ci
dovrebbe tutelare a livello istituzionale.
La legge finanziaria di quest'anno conferma quanto stiamo dicendo.
Tante risorse messe a disposizione, ma poco o nulla di cosa e quanto è necessario
per affrontare a breve termine le necessità di una politica rivolta a creare posti di
lavoro anche nella provincia di Brindisi.
Gli interventi da realizzare sulle grandi infrastrutture invece di avviare la tanto
sbandierata politica di sostegno alla crescita, producono l'effetto di indebolire i
territori già abbondantemente penalizzati dalla congiuntura.
E così assistiamo alla politica dei grandi annunci per il futuro, dei miliardi di euro da
investire a parole, mentre nella realtà si taglia, si ridimensiona e non si pensa mai
al presente.
C.S. UIL
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