Roma, 22/06/2005
Brindisi città d'acqua: Giuseppe Roma scrive a Mennitti
Giuseppe Roma – Direttore CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali), ha inviato una lettera al Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, in occasione del convegno Brindisi città d'acqua che si terrà nei giorni 23 e 24 Giugno 2005. Di seguito il testo integrale della missiva.
Caro Sindaco,
non debbo ricordanti il legame che conservo con Brindisi, città della mia famiglia e mia terra di origine. Ho ricevuto pertanto con estremo piacere il Tuo Invito al Convegno del prossimo 23-24 giugno, peraltro riguardante un tema su cui sono intervenuto di recente.
Purtroppo, coincide con due giornate per me gia impegnate: la prima qui a Roma per la conclusione del nostro programma fondazionale dedicato al rapporto fra "reddito e patrimoni", la seconda in viaggio verso San Paolo del Brasile dove organizziamo un importante incontro sul tema delle strategie di collaborazione tra imprese a livello territoriale sui distretti industriali.
Trovo il tema particolarmente calzante per Brindisi e più in generale per la Puglia. La città non ha mai sposato in pieno la logica "marittima", neanche quando aveva il quasi monopolio del traffico passeggeri fra Italia e Grecia.
Il mare e i porti da soli non offrono sviluppo se non vengono adeguatamente coltivati. Gioia Tauro è il primo porto del Mediterraneo per movimento container eppure quell'intenso traffico non fa fatto germinare iniziative imprenditoriali.
Lo sviluppo ha bisogno di alcuni elementi fondamentali. Per l'impresa è indispensabile la libertà di poter crescere senza quei condizionamenti che rendono impossibile l'esplicarsi del difficile compito di ampliare i propri mercati ed essere competitivi. Sicurezza e trasparenza aiutano lo sviluppo soprattutto nel Mezzogiorno, dove le opacità relegano l'Opera degli imprenditori ai margini dei processi economici.
Ripensare Brindisi come città d'acqua significa ricercare le necessarie aperture e relazioni. Una ventina di anni fa proponevo di specializzarla in tutti i rapporti con la Grecia, nel divenire il polo (logistico, commerciale/finanziario ...) di riferimento. Oggi direi che si potrebbe lavorare sull'idea di una "piattaforma logistica" forse ancora più ambiziosa, non più riferita ad un Paese ma ad alcune possibili filiere produttive.
Brindisi è forse, oggi, troppo hard, legata com'é all'energia e al residuo di industria di base. Ma ha anche uno straordinario bacino geografico di riferimento (l'Europa del Sud-Est) od un potenziale rilevante per quelle attività che in breve tempo stanno cambiando lo scenario dell'economia locale.
Riscoprire in chiave moderna un'antica vocazione agro-alimentare di prodotti tipici e di cultura della convivialità, accoppiandola al porto con la forma "più bella al mondo" potrebbe rappresentare un modello da rilanciare.
E’ necessario offrire occasioni promozionali, ma anche elementi simbolici come un polo espositivo, specializzato nella comunicazione delle culture del mare e della terra.
Sono già andato troppo in là, ma spero di avere ulteriori occasioni di colloquio. Per il convegno sarà a Brindisi la dottoressa Dania De Ascentis che presenterà la nostra ricerca sui waterfront.
L'occasione mi è gradita per porgerTi i miei più cordiali saluti.
Giuseppe Roma – Direttore CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali)
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