Brindisi, 01/08/2005

Inquinamento Apani, Forum: "occorre andare a fondo"

Il Forum Ambiente Salute e Sviluppo ha inviato una lettera aperta al Direttore Scientifico dell'ARPA Puglia, al Responsabile Dipartimento Prevenzione dell' AUSL BR/1, al Dipartimento Attività di Prevenzione Arpa, al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, al Sindaco di Brindisi ed alla Procura della Repubblica, avente ad oggetto l'inquinamento delle acque di Apani risultante dai recenti dati rilevati da Goletta Verde.
Di seguito il testo intregrale della missiva.

I locali mezzi di informazione hanno dato notizia dei dati diffusi dalla “Goletta Verde” di Legambiente secondo i quali in località Apani , dove vi sono affollati stabilimenti balneari e spiagge “libere”, il mare sarebbe gravemente inquinato da agenti batterici provenienti da liquami fognari tali da provocare gravi patologie.
La allarmante denuncia richiede urgenti ed approfonditi accertamenti del cui esito devono subito essere resi edotti i cittadini. Così come, nel caso di conferma del contenuto della segnalazione, vanno ovviamente individuate le fonti dell’inquinamento con l’accertamento delle relative responsabilità e l’adozione delle necessarie misure a tutela della salute pubblica.
Va poi rilevato che le “abbondanti piogge estive”, indicate in qualche riferimento come causa del fenomeno, non sembra possano essere considerate fattore determinante del lamentato inquinamento perchè, a prescindere da ogni altra considerazione, non si spiegherebbe l’esito presumibilmente normale (dato il silenzio dei competenti uffici) dei controlli pubblici periodici certamente successivi, almeno in parte, a tali precipitazioni atmosferiche che si sono verificate prevalentemente all’inizio della stagione estiva. E poi, in ogni caso, si tratterebbe pur sempre di inconvenienti che sono la conseguenza di situazioni di pericolo da affrontare con ogni determinazione.
Ciò che deve essere verificato con senso di responsabilità e massima solerzia è se nella zona vi sono scarichi inquinanti di carattere continuativo dovuti a situazioni stabilizzate o ad impropri utilizzi estivi del litorale ovvero alla non corretta gestione di pozzi neri e delle conseguenti operazioni di smaltimento.
Non basta quindi dire un “sì” o un “no” alla balneazione ma è necessario salvaguardare un bene di largo uso pubblico che comporta peraltro positive ricadute commerciali e di lavoro.
Occorre perciò andare a fondo nel valutare le modalità di utilizzo e di sfruttamento , specialmente nel periodo estivo, di quel tratto della nostra costa per accertare eventuali comportamenti illeciti e ripristinare subito la legalità a tutela della salute dei cittadini e del loro diritto di utilizzare il litorale come bene collettivo.

COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO