Brindisi, 28/09/2009

Sindacati di Polizia: "Senza fondi per la sicurezza, inevitabile il ricorso alla piazza"

Dopo le cifre sciolinate in una Finanziaria “snella” nei contenuti ed altrettanto snella e avara per la Sicurezza; dopo il confronto del 25.09.2009 con il Ministro dell’Interno dal quale non è emerso in maniera chiara l’impegno concreto verso gli operatori della Polizia di Stato ma dell’intero Comparto Sicurezza.
Preso atto del silenzio su alcune riforme necessarie, prima fra tutte il riordino delle carriere, il SIAP, il Coisp e l’Anfp reputano inevitabile il ricorso ad una mobilitazione generale, che porti ancora una volta, tutti i poliziotti in piazza. Siamo seriamente preoccupati perché il futuro delle retribuzioni dei poliziotti è legato all’incertezza e al dubbio, degli incerti e futuri introiti del cosiddetto “scudo fiscale” e quelli derivanti dal sequestro o dalla confisca dei beni appartenenti alla criminalità organizzata.
Entrate economiche comunque caratterizzate dalla più completa incertezza, più propositi ed auspici, che non somme realmente disponibili o programmabili come impegno di spesa.
Inaccettabile l’incremento contrattuale prospettato per i poliziotti: sulla base di una proiezione matematica dei contenuti della finanziaria 2010, si parla di circa 40 euro lordi come media pro-capite per l’agente, di 65 euro per il funzionario. Il quadro generale delle politiche sulla sicurezza è, indiscutibilmente, preoccupante: a fronte dei vuoti di organico sempre più consistenti, non vi sono concorsi in vista per nuove assunzioni; e la Polizia di Stato invecchia a ritmo vertiginoso. I numeri sono sconcertanti, in tutto il Paese solo 13 agenti di polizia hanno meno di vent’anni e sono appena ottomila ad averne poco meno di trenta.
Se il Paese ed i cittadini chiedono una Polizia moderna, efficiente e ben organizzata, l’Esecutivo si deve far carico di fornire uomini, mezzi e risorse economiche al sistema Sicurezza ed ai suoi operatori, affinché agli uomini ed alle donne della Polizia di Stato sia riconosciuta la specificità professionale, il ristoro economico al disagio patito e la naturale aspirazione alla progressione di carriera.
Per le sottoscritte sigle sindacali la sicurezza è una priorità assoluta, un investimento e non un costo: alla vacuità delle posizioni ufficiali di questi ultimi giorni, i sindacati maggioritari del personale della Polizia, non possono che rispondere con vibrate e costanti azioni di protesta, fino ad una manifestazione generale congiunta da tenersi entro la fine dei lavori, sul disegno di legge per la Finanziaria del Parlamento.
Manifesteremo con sit-in di protesa davanti alle Prefetture di tutte le città del paese, oltre che, davanti al Ministero dell’Interno ed ai Ministeri al quale, compete il potere e la responsabilità di decidere la politica economica e degli investimenti prioritari nell’agenda del Governo per il Paese.
Per i sindacati di polizia la sicurezza è una priorità assoluta: se il Governo, o qualche Ministro, ritengono invece che la sicurezza sia un costo e non un investimento, è giusto che i cittadini siano informati.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO S.I.A.P., Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi-Mps, ANFP