Ceglie M.ca, 27/10/2009

Il Consiglio Comunale recepisce la legge regionale sulla casa

Il Consiglio Comunale di Ceglie Messapica ha approvato, nella seduta del 26 ottobre, la delibera con cui recepisce la Legge regionale 14/’09. Quest’ultima, a differenza dei provvedimenti approvati in altre regioni, è una virtuosa mediazione tra il sostegno all’edilizia in crisi e le buone pratiche urbanistiche ed architettoniche necessarie per la qualità degli immobili e la salvaguardia del paesaggio.
La legge in questione non è il “Piano casa”, di cui pure c’è bisogno, ma il Governo nazionale finora non ha dato segnali e soprattutto non ha messo a disposizione risorse finanziarie.
La legge 14/’09 della Regione Puglia nasce come attuazione dell’Intesa tra Governo nazionale, e Conferenza Stato-Regioni; ha in sé i caratteri della straordinarietà e consente deroga, per due anni rispetto agli strumenti urbanistici dei Comuni.
Non si può pretendere da questa norma ciò che è possibile ottenere dai Piani Urbanistici Generali (PUG). Il limite, in sostanza, è nel carattere derogatorio della legge e non nella interpretazione che possono fare i singoli Consigli Comunali.
A Ceglie Messapica il centro-destra locale, a differenza di quanto accaduto in Consiglio Regionale, ha imbastito un’azione denigratoria della legge 14/’09 ed ha irriso la delibera comunale di accoglienza ed utilizzo della norma per tutto il territorio di competenza. Ha presentato un ordine del giorno, respinto, con cui pretendeva modificare la stessa ratio della legge; un ordine del giorno dagli esiti comunque nulli e privo di effetti pratici, anche se fosse passato in Consiglio.
Non si è mai visto che un Consiglio Comunale dai poteri esclusivamente amministrativi possa modificare una legge di un organo con pieni poteri legislativi. I tentativi ostruzionistici del centro-destra si rivelavano sterili e alla fine di fronte alle evidenti difficoltà per la tortuosa e irresponsabile strada imboccata -il centro-destra- suo malgrado era costretto a votare a favore della delibera insieme con la maggioranza di centro-sinistra.
Il territorio di Ceglie Messapica, come tutta la Valle d’Itria ed aree confinanti, è di particolare pregio; merita la massima tutela e non il saccheggio che in parte si è già consumato. Il PUTT/p vigente valuta la maggior parte di questi luoghi come Ambiti Territoriali Estesi B, ne consegue che legge 14/’09, non poteva consentire in essi altri indifferenziati interventi. Consente invece opere di miglioramento, con ampliamento di volumetria, “su immobili in contrasto con le qualità paesaggistiche dei luoghi”.
La legge 14/’09 su questi territori ha un campo di azione circoscritto: si possono fare ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni con premialità su immobili da riqualificare e ricondurre alle caratteristiche paesaggistiche e alle tradizioni storiche e culturali dei luoghi.
La Regione Puglia ha già approntato il Piano Paesaggistico che sostituirà il vecchio PUTT/p.
Il nuovo Piano supera una concezione rigidamente vincolistica ed offre un largo spettro di indicazioni ed orientamenti ai Comuni, di cui sollecita un più consapevole protagonismo nella programmazione e nel governo del territorio.
Sostituisce gli attuali Ambiti Territoriali Estesi, con macroaree dal comune profilo geografico, morfologico, geologico e paesaggistico e relative schede tecniche.
Appare evidente che il punto dirimente per l’agro di Ceglie Messapica non è la riduzione delle aree in Ambito B, come richiesto dal centro-destra locale, bensì la capacità di programmazione dell’Ente locale nel governo degli assetti e degli usi del territorio, alla luce dell’imminente Piano Paesaggistico Regionale.
Ceglie Messapica è avvantaggiata rispetto ad altri comuni perché, a breve, si doterà del Piano Urbanistico Generale (PUG), redatto dal professore Dino Borri docente del Politecnico di Bari, costruito in questi anni con la partecipazione della città e il concorso di diverse Amministrazioni Comunali. Uno strumento urbanistico, rielaborato alla luce della recente normativa, che nell’attuazione potrà intrecciarsi virtuosamente con i nuovi orientamenti della legislazione regionale.

Prof. Pietro MITA
Presidente della Commissione Ambiente – Urbanistica – Opere Pubbliche – Trasporti del Consiglio Regionale della Puglia