Brindisi, 16/05/2011
Chiusura Maire Tecnimont: interrogazione di Curto
“Quali iniziative il governo regionale intende assumere per evitare la chiusura della sede brindisina di Maire Tecnimont”. È il consigliere Euprepio Curto (Udc) a porre il quesito al presidente Vendola e all’assessore Loredana Capone, con una interrogazione.
Inoltre l’esponente dell’Udc chiede, “quali iniziative e quali provvedimenti il governo regionale intende assumere riguardo ad aziende che, beneficiate di finanziamenti regionali, sia stato accertato abbiano violato norme regionali, nazionali e comunitarie in materia ambientale”. E ancora, “se non si ritenga, infine, di dover riferire in Consiglio regionale sul rapporto intercorrente tra ammontare di risorse pubbliche di cui abbiano usufruito, o di cui potrebbero usufruire, aziende non meridionali ed estere operanti nel territorio brindisino e il numero di lavoratori dalle stesse occupati”.
Curto spiega che “Brindisi vive, sotto l’aspetto socio economico, una stagione delicata e complessa; il tasso di disoccupazione continua ad essere caratterizzato da un trend in continua e, pare, irreversibile ascesa; le ultime presenze industriali registrate sul territorio brindisino si sono caratterizzate più per la refrattarietà alla realizzazione di chiare relazioni industriali, che per un corretto coinvolgimento di tutti i soggetti impegnati per il rilancio dell’economia locale; addirittura, nelle ultime settimane gli organi d’informazione hanno dato notizia di ipotesi di violazione delle norme preposte a tutela dell’ambiente che, ove confermate, non potrebbero rimanere prive di adeguati provvedimenti da parte delle autorità competenti; in molti casi trattasi di soggetti economici che poggiano la disponibilità ad investire sul territorio brindisino solo quando tali investimenti sono accompagnati dalla presenza di rilevanti risorse pubbliche, esaurite le quali, non di rado, l’iniziativa economica viene definitivamente interrotta lasciando in dote alla economia locale lavoratori in cassa integrazione e in mobilità; per il prossimo futuro sarà assolutamente necessario verificare non solo la natura e la eventuale durata delle nuove iniziative industriali, ma anche la loro durata e, soprattutto, il rapporto costo-benefici in termini d’indotto e di sviluppo occupazionale rispetto alle risorse pubbliche utilizzate, evitando cioè che assunzioni precarie di poche decine di giovani possano incidere sulle casse regionali per molti milioni di euro che, invece , potrebbero essere utilizzati per produrre occupazione duratura e sviluppo strutturale ; per il presente, invece, balza agli occhi con angosciante evidenza la situazione in cui versano i 70 dipendenti della Maire Tecnimont, azienda leader nella progettazione e nella realizzazione di impianti nel settore dell’energia e della chimica che, sulla scorta delle ultime notizie, intenderebbe chiudere la sede di Brindisi accorpandola con quella di Milano; appare pertanto assolutamente necessario che la Regione Puglia assuma una posizione chiara e netta su questioni che, ove non affrontate tempestivamente, potrebbero infliggere un duro e decisivo colpo alle residue ipotesi di rilancio dell’economia locale”.
COMUNICATO STAMPA EUPREPIO CURTO - CONSIGLIERE REGIONALE UDC
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