Brindisi, 20/05/2011
Resoconto del seminario per imprenditori organizzato da Fidindustria Puglia
Finalmente si fa strada l'alternativa ai finanziamenti al fondo perduto: garanzie fino all'80% sulla base di parametri finanziari e soprattutto sulla valutazione della qualità dei progetti presentati. In questo modo, si presenta Fidindustria Puglia agli imprenditori di Brindisi intervenuti al terzo seminario di apprendimento nella sede provinciale di Confindustria.
Durante il seminario gli imprenditori brindisini e i rappresentanti del mondo bancario hanno dialogato con docenti ed esperti di finanza e i consulenti per l'accesso al credito di Fidindustria.
Avendo necessità di impiegare i fondi comunitari nei tempi giusti, Fidindustria è maggiormente disposta a concedere la propria garanzia rispetto ad una banca. Lo scorso anno, infatti, sono stati concessi 75 milioni di euro di finanziamenti e ben 35 milioni nel solo primo trimestre del 2011 per oltre 2000 pratiche istituite.
Dopo l’intervento introduttivo del Direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini, a moderare l'incontro ci ha pensato Roberto Lorusso, consulente per l'innovazione e l'apprendimento continuo, che ha stimolato la partecipazione degli imprenditori presenti, perché è importante “ascoltare i vostri dubbi e i bisogni di aiuto, affinché Fidindustria possa rispondere con gli strumenti adeguati”.
Alcuni imprenditori – tra i quali il Presidente del Gruppo Delegati Piccola Industria di Confindustria Brindisi, Toni Muccio - sono intervenuti portando la loro esperienza con le banche, che hanno comportamenti molto difformi tra loro. Ciò disorienta e scoraggia le imprese che nella maggior parte dei casi sono valutate su dati di bilancio storici dell'impresa, invece che sulle idee di sviluppo.
Gli specialisti di Fidindustria, Nicola Di Donna e Nicola Potere (i cosiddetti motori del consorzio) sono intervenuti per illustrare le modalità con le quali Fidindustria accompagna le imprese nel rapporto con le banche e come tale supporto permetta l'accesso al credito.
Per essere competitive sul mercato, le imprese non devono considerare più l'elemento finanziario come accessorio o secondario, ma devono attribuirgli una dimensione strutturale e necessaria alla pari, ad esempio, del marketing.
Per ulteriori informazioni, si rimanda al sito www.fidindustriapuglia.com
COMUNICATO STAMPA CONFINDUSTRIA BRINDISI
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