Brindisi, 20/05/2011
Fp Cgil sul programma ferie Asl Brindisi
Arrivano dalla Direzione Generale ASL BR direttive e circolari aventi all’oggetto “Modifiche alla disciplina sull’orario di lavoro” art. 7 legge 183 del 4 nov. 2010 (COLLEGATO al LAVORO), in materia di riforma dell’apparato sanzionatorio posto a garanzia delle disposizioni in materia di disciplina e organizzazione dei tempi di lavoro.
Questa OS vuole richiamare l’attenzione su alcuni punti sui quali interviene il “Collegato Lavoro”:
- La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare , per ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di straordinario;
- E’ fatto divieto al datore di lavoro (art. 7 D.L. 66/2003) di far svolgere ai lavoratori attività lavorativa la cui durata impedisca al prestatore di lavoro un riposo continuativo di 11 ore nell’arco delle 24 ore, fatte salve le prestazioni che sono caratterizzate da periodi di lavoro frazionati, nonché, per effetto dell’art. 41 del D.L. n.112 del 2008, quelle caratterizzate da regimi di reperibilità;
- In caso di chiamate in regime di reperibilità che comportino l’interruzione del riposo giornaliero, esso decorre nuovamente dal termine della prestazione resa (risposta del Ministero ad interpello 5 nov. 2007);
- Eventuali deroghe al riposo giornaliero di 11 ore, previste dai contratti collettivi e stabilite con le OO SS, devono comunque prevedere “periodi equivalenti di riposo compensativo” o una protezione appropriata;
- Le ferie sono un diritto irrinunciabile dei lavoratori e il D.L. 66/2003 e 213/2004 hanno stabilito che il datore di lavoro ha l’obbligo di far godere almeno due settimane di ferie nell’anno di maturazione, due settimane minime consecutivamente in caso di richiesta del lavoratore, le restanti due settimane di ferie nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione;
Si vuole anche richiamare l’attenzione sulla correttezza formale della DG della ASL BR che con premura ha inviato a tutte le strutture aziendali informativa su quanto contenuto nel Collegato Lavoro, nonché le direttive date ai responsabili delle UO per far consumare le ferie residue del 2009 e del 2010. Sembrerebbe esserci attenzione ai diritti e sensibilità alle esigenze dei lavoratori tutti della Azienda Sanitaria brindisina impegnata in questo difficile periodo caratterizzato da carenza di risorse, tagli e sofferenze varie.
Ma non si deve temere che nella sostanza vi sia solo il tentativo di scaricare le imputabilità sui preposti responsabili di UU.OO. e Servizi e sui LAVORATORI in genere, prevedendo la inadempienza di quanto previsto dal Collegato sanzioni amministrative e penali? Non è forse vero che il diritto/dovere al riposo giornaliero ed il diritto alle ferie non possono essere pienamente garantiti nella realtà? Non si scontra la giusta , (ma SOLO burocratica?) attenzione della direzione aziendale al disposto legislativo, con la cronica esiguità delle dotazioni organiche che non consentono di ottemperarvi? In questo caso a chi vanno le sanzioni?
Ma, cosa più grave ed attuale (e non vorremmo drammatica), che accadrà nell’ormai prossimo periodo estivo, soprattutto in quelle strutture in cui non si è provveduto alle sostituzioni di personale cessato a qualsiasi titolo dal servizio, per il blocco del turn-over e delle assunzioni? Quante UO rischiano la chiusura o la riduzione delle prestazioni per garantire agli operatori un periodo minimo di ferie, che è un diritto sancito dalla Costituzione, ma anche un dovere per evitare il rischio stress correlato?
Che ne è del diritto dei cittadini alle cure, le migliori possibili? Che ne sarà del Servizio Sanitario pubblico nella nostra provincia? Forse è destinato a scomparire dopo lenta agonia, come organismo affetto da cancro, reso incurabile dalla mancanza di interventi (concertazione, riconversione e riqualificazione della spesa, indicatori di percorso, controllo, individuazione delle dotazioni organiche minime, obiettivi chiari ed indicatori di risultato, ecc.)…
A questi interrogativi la CGIL chiede che siano date risposte chiare, urgenti e concrete, uscendo fuori dalle ambiguità e dalle alchimie formali che nascondono impotenze sostanziali, nell’interesse dei cittadini utenti e dei cittadini operatori.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL
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