Brindisi, 20/03/2012
Giovani Pdl, Pontecorvo risponde a Margheriti
Sulla diatriba all'interno di Giovane Italia riceviamo e pubblichiamo integralmente da Alessandra Pontecorvo
Gentile Direttore,
da brindisina “emigrata” a Roma leggo spesso il suo quotidiano per potermi tenere aggiornata su quanto accade nella mia terra anche e specialmente a livello polito e giovanile, e quindi “politico-giovanile”.
E sto seguendo con attenzione la diatriba sulla Giovane Italia sorta dopo la nascita della Consulta Giovanile del Pdl (organo previsto da statuto del partito) della quale, se non ho capito male, dovrebbe occuparsi Marco Spagnolo giovane brindisino già dirigente del movimento giovanile del Partito.
Ora, svolgendo io in terra romana, politica proprio nel movimento giovanile della Giovane Italia, così come in quello di Azione Universitaria, conosco, chi meglio chi peggio, tutti i soggetti intervenuti, a mezzo stampa, nella discussione sul futuro del movimento e sull’opportunità di avere questa Santa Benedetta Consulta.
Dopo questo dovuto preambolo, non voglio entrare strettamente nel merito della questione consulta si, consulta no, né della forma (sia per quel che riguarda la lingua che i toni usati) con cui sono stati espresse le varie posizioni dagli interessati, specialmente l’ultimo comunicato di Margheriti, né tanto meno nei rapporti personali e nei pregressi che hanno spinto i vari dirigenti a scrivere quel che hanno scritto, ma da militante dello stesso movimento e da giovane brindisina impegnata in politica, sento il dovere di dire quello che questa pubblica contesa mi ha suscitato.
Innanzi tutto la brutta figura che la Giovane Italia ha fatto agli occhi di tutti, ma è una figura a cui purtroppo ultimamente gli addetti ai lavori sono abituati, urge un’organizzazione e una struttura vera e propria che il movimento ancora non ha e questo comporta episodi come questo e come quelli che ogni giorno accadono in ogni federazione d’Italia, le differenze spesso si fanno sentire e sono pesanti. In secondo luogo l’inadeguatezza di questa corsa a dichiarare chi ha fatto di più senza rendersi conto, da ambo le parti, che infondo è stato fatto ben poco, e sicuramente molto meno di quello che poteva essere fatto. Più e più volte tornando dalla capitale nella mia città (Francavilla Fontana) mi sono informata su se e quando ci fossero iniziative rispetto a un tema piuttosto che a un altro e devo dire che ben poche volte ho trovato le risposte che cercavo. Devo aggiungere però, a favore del duo Cavaliere-Spagnolo che effettivamente le loro difficoltà sono maggiori rispetto a quelle di Margheriti, sia per la lontananza del primo che, vivendo a Roma supplisce fin troppo alle mancanze di chi dovrebbe fare il proprio lavoro in terra brindisini, sia perché la mancanza di cariche o di ruoli definiti impone una difficoltà oggettiva nel rapportarsi con istituzioni e partiti tanto da dover sempre passare dai presidenti e coordinatori di turno, devo anche dire che quelle poche iniziative fatte a cui io ho partecipato, erano effettivamente realizzate dal gruppo che non fa riferimento né al presidente né al coordinatore provinciale della Giovane Italia.
Detto questo, chiedo la cortesia a Paride Margheriti di mettere in copia anche me nella mail con l’elenco delle iniziative svolte che ha intenzione di inviare a Cavaliere, specie quelle svolte dal coordinamento di Francavilla, il cui coordinatore risulta alla sottoscritta essersi trasferito da mesi a Milano, facendomi però la cortesia di non allegare i comunicati stampa che non sono certo segno di iniziativa politica o di presenza sul territorio.
Infine chiederei la cortesia a tutti gli interessati di non discutere su chi sia troppo vecchio per il movimento giovanile, perché è fastidioso nonché offensivo nei confronti di chi, forse più giovane di tutti e tre, ha già fatto, o sta pensando di fare, un passo indietro perché si sente fin troppo vecchio per parlare con i diciottenni, tenendo però bene a mente che la giovane età non è un valore in sé, ma lo diventa quando è messa a servizio di un progetto comune con tutto l’entusiasmo, l’illusione, l’ingenuità e la purezza di cui essa dispone.
Cordialmente
Alessandra Pontecorvo
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