Brindisi, 20/03/2012
Bilancio di previsione: le osservazioni di Giovanni Brigante
Di seguito riportiamo una nota del candidato sindaco Giovanni Brigante inviata ieri al commissario prefettizio Bruno Pezzuto, su Bilancio di Previsione del Comune.
Il consigliere regionale, a causa degli impegni istituzionali baresi, non poteva essere presente all'incontro a Palazzo di Città
Alla C.A. del Commissario Prefettizio dott. Bruno Pezzuto
In relazione al previsto incontro con i candidati alla carica di Sindaco, convocato dalla S.V. per domani 20 marzo alle ore 10:00, non potendo intervenire di persona causa concomitanti ed indifferibili impegni istituzionali nell'ambito delle mie funzioni di Consigliere regionale, componente della 3^, della 4^ e della 5^ Commissione Consiliare, nonché Presidente della 2^, espongo in questa forma certificata le mie considerazioni in materia di discussione sul bilancio, non facendo mancare la segnalazione che la presenza della mia coalizione sarà assicurata dalla presenza di alcuni rappresentanti:
Desidero preliminarmente comunicare che la forza politica che rappresento ha in animo di seguire più concretamente la situazione finanziaria in cui trovasi il Comune e, proprio cominciando dagli atti inviati relativi al bilancio di previsione 2012, al pluriennale 2012/2014 e ai bilanci di alcune società partecipate (non tutte), è avvertita al momento la impossibilità di offrire un minimo di contributo su detti atti per le ragioni che brevemente illustrerò.
Il documento previsionale 2012 non risponde ai principi chiesti dal Tuel persino con riferimento al profilo della pubblicità. In buona sostanza si vorrebbe, allo stato e per l'arco di un esercizio annuale, rappresentare un programma, tradotto in cifre di bilancio, rappresentativo degli obiettivi da realizzare negli interessi generali della cittadinanza che, invero, non ha avuto occasione di esprimere le proprie esigenze.
Ora, non conoscendo, peraltro, se l'Organo commissariale abbia o meno provveduto entro le date di settembre e novembre del decorso anno ad adottare rispettivamente la deliberazione degli equilibri di bilancio e di assestamento di bilancio, ancor più difficile, se non temerario, risulterebbe avanzare proposte di emendamenti al documento contabile che ci è stato presentato e che è manchevole, tra l'altro, anche della prescritta relazione del Collegio dei Revisori, necessaria quanto meno per la dichiarazione della attendibilità e veridicità dei dati numerari iscritti nelle poste attive e passive del documento contabile e per la dichiarazione del rispetto del patto di stabilità.
Diversamente, appare un non senso un avanzo di amministrazione di oltre 9 milioni di euro con riferimento ai tagli di bilancio o la consistente riduzione di uscite relative a funzioni nel campo dell'agricoltura, commercio e turismo, senza alcuna motivazione o peggio ancora risulta essere la mancata previsione di un adeguato fondo di riserva per debiti fuori bilancio, accorgimento quest'ultimo non sfuggitole, sig. Commissario, allorquando con la identica veste di oggi in occasione della redazione del documento previsionale relativo all' esercizio 2003 ebbe a prevedere un importo di € 2 milioni e mezzo a fondo di riserva. Quale è l'ammontare dei debiti fuori bilancio a breve termine? Quali sono gli atti avviati o gli accorgimenti previsti per farvi fronte? E' certamente fuori dalla realtà chi dovesse immaginare che questo problema potrà essere risolto con un colpo di bacchetta dal futuro Consiglio comunale che, invece, deve sapere sin d'ora della impossibilità per l'accensione di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti a copertura di detti debiti.
Alla luce di queste scarne considerazioni, è di tutta evidenza che non sono possibili ragionevoli e rilevanti stravolgimenti del bilancio di previsione 2012 presentatoci per la assenza di un quadro finanziario attendibile sulla situazione finanziaria del Comune a cui l'Organo commissariale non ha ritenuto fornire alcun cenno. Tuttavia, la forza politica che rappresento intende evidenziare da subito le responsabilità politiche che dovranno essere assunte dagli Organi comunali di prossima nomina, nonché il carico del giudizio nei confronti dei fautori della attuale situazione venutasi a creare per lo stato finanziario dell'Ente.
Ed è per non bloccare la riduzione degli interventi di spesa, nelle more dell'approvazione del bilancio previsionale, che non oso suggerire, sia pure nel rispetto dei termini di scadenza, il rinvio dell'adozione del provvedimento del documento in parola, ma nessun contributo al buio può essere fornito sul fondamentale atto programmatorio dell'Ente senza la preliminare conoscenza almeno di alcuni fatti essenziali riconducibili alla situazione finanziaria in cui versa il Comune.
Ciò significa, sig. Commissario, avere contezza di alcuni accadimenti e di circostanze che consentano di poter pensare alla prosecuzione delle funzioni istituzionali dell'Ente subito dopo il ripristino della gestione democratica degli Organi comunali.
In questa ottica, vi è quindi la necessità di essere informati, ad oggi, sulle disponibilità finanziarie di cassa non fosse altro che per avere certezza del buon esito degli interventi di spesa non rinviabili e per avere sicurezza di non percorrere la accidentata strada la cui fine è segnata inesorabilmente dalla declaratoria di Comune strutturalmente deficitario.
Non può sembrare, quindi, peregrina la richiesta di conoscere, con estrema chiarezza e senza bizantinismi contabili, lo stato di alcune pratiche amministrative direttamente collegabili alla situazione finanziaria dell'Ente.
Intanto, sig. Commissario, deve precisare la fondatezza di un appalto a trattativa privata ad una società, per la determinazione dell'Ici da parte dello Stato al Comune, il cui costo liquidato per circa cinque milioni di euro, pare, ben poteva essere evitato. Quali azioni sono state avviate, se vero il caso, per l'avvenuto sperpero del denaro pubblico e quali siano le possibilità di rientro e/o blocco del contratto per eccessiva onerosità al fine del recupero della ingente somma?
Potrebbero essere attratte al bilancio di previsione le consistenti somme rivenienti dall'art. 208 per le sanzioni del codice della strada, consentendo così una maggiore entrata.
Riconducibile alla situazione finanziaria è conoscere se il Comune si sia adeguato e concretamente abbia posto in essere, ciò che non sembra, tutti gli atti consequenziali in relazione ai rilievi mossi nel verbale di verifica eseguita dal Ministero delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
E' evidente che avendo interessato, detto Ministero, la Sezione regionale di Bari della Corte dei Conti, il locale Collegio dei Revisori ed il responsabile legale dell'Ente sulla puntuale verifica sugli adempimenti per i rilievi mossi e sconoscendo le azioni intraprese, per esempio sul recupero di somme al personale, potrebbero emergere partite di credito che non hanno trovato allocazione in bilancio.
Ma per le specifiche funzioni, cui è stato chiamato dal Ministero a gestire questo Comune, può ritenersi formalmente corretto e sostanzialmente negli interessi dei cittadini fornire specificazioni in merito alla decisione emessa n. 83/PRSP/2010 dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti con riferimento al rendiconto esercizio 2008.
Per ultimo, ma non per importanza, appaiono ricadere in capo all'attuale responsabile legale del Comune tutte le responsabilità rivenienti dal mancato controllo sulle società partecipate in house.
Conosce perfettamente le limitazioni nell'affidamento degli appalti dal Comune a dette società, come pure la norma che obbliga l'Ente ad esercitare il controllo sugli atti della partecipata.
Non appartiene allo stile, signorilità e professionalità, di cui è dotato, per superare d'emblèe la surriferita deliberazione della Corte che, è bene richiamare, ha formulato all'Amministrazione rilievo di grave irregolarità finanziaria su ben 5 punti che sono a base dell'impianto della struttura contabile dell'Ente.
Suppongo che siano stati sufficienti le considerazioni espresse a sostegno della impossibilità ad esprimere sul piano amministrativo posizioni stravolgenti in merito al bilancio presentato e che altro non resta per adesso, sig. Commissario, se non porre mano ad operare una chiara ripuntualizzazione sulla situazione finanziaria dell'Ente.
Cordialità.
Giovanni Brigante
COMUNICATO STAMPA CANDIDATO SINDACO
GIOVANNI BRIGANTE
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