Brindisi, 30/03/2012
Claai e Api: Appalti pubblici, una white list per le imprese"
Di seguito riportiamo integralmente la lettera aperta della Claai e dell’Api al Prefetto di Brindisi
Egregio Sig. Prefetto,
le scriventi associazioni sono firmatarie – insieme agli altri soggetti – del Protocollo per la legalità, la sicurezza e la regolarità del lavoro, sottoscritto nell’ottobre 2009. Un strumento alquanto necessario tanto utile, ma che richiede di essere attuato in ogni sua parte. In particolare quella di cui al punto 3 del medesimo Protocollo relativa agli APPALTI. Nella quale si afferma che “le parti concordemente riconoscono che in un ambito di potenziale rilevante criticità del territorio può essere individuato il settore degli appalti, atteso il notevole ricorso a tale istituto da parte delle grandi committenze private nell’apparato produttivo locale, segnatamente nel polo chimico ed energetico”…
La Claai e l’Api ritengono che il Protocollo vada integrato con la parte relativa alle modalità di affidamento e di controllo degli appalti pubblici. Nei quali continuano a verificarsi, molto spesso, situazioni che, con un eufemismo, diremmo alquanto anomale, quali ad esempio, sono quelle dei ribassi di asta di oltre il 50%; oppure di affidamenti al medesimo soggetto; oppure ancora dell’uso improprio che verrebbe fatto degli albi delle ditte di fiducia. A ciò si aggiunga la delicatissima questione del pericolo dell’infiltrazione criminale negli stessi appalti.
A tal proposito, sul Sole 24 Ore di oggi, in un articolo di Donato Masciandaro sull’esperienza che si sta compiendo nella provincia di Agrigento, dice: “ la fase congiunturale è molto delicata. Occorre valorizzare al massimo le imprese che lo meritano. Le imprese meritevoli sono quelle meglio attrezzate ad assumere e gestire il rischio. Il rischio per un impresa può prendere tante forme. Una di queste e particolarmente tossica nel nostro Paese: il rischio di inquinamento da criminilatà… Per fare prevenzione occorre investire in protocolli di legalità, poi sviluppabili in elenchi delle imprese meritevoli (white list). Che devono essere caratterizzate da due principi: generalità dell’obiettivo e flessibilità delle procedure. L’obiettivo è massimizzare le garanzie di trasparenza e l’integrità dei rapporti con tutti i possibili soggetti…Le procedure devono essere modulate in funzione delle caratteristiche delle diverse imprese, dimensioni e settori inclusi”.
La Claai e l’Api di Brindisi, ritengono che questa iniziativa possa essere sviluppata anche nel territorio brindisino dove non mancano certo le imprese valide, ma che vengono, a volte, mortificate da un andazzo che beneficia invece quelle imprese dalle caratteristiche opposte.
Per queste ragioni, la Claai e l’Api di Brindisi, chiedono a Sua Eccellenza il Prefetto di convocare in tempi ragionevoli la riunione del “Tavolo di concertazione” (non si riunisce da moltissimo mesi) per affrontare le questioni innanzi accennate e per procedere alla costituzione dell’osservatorio sugli appalti. Strumento quanto mai necessario per garantire la trasparenza e la legalità nei lavori pubblici.
Siamo certi che Ella non mancherà di soddisfare questa nostra oggettiva richiesta.
COMUNICATO STAMPA CLAAI E L’API DI BRINDISI.
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