Brindisi, 07/09/2011

I sindaci della provincia sottoscrivono la “Carta di Matera”

Costruire una nuova politica agraria nazionale e regionale partendo dal territorio e, quindi, dal supporto degli enti locali.
E’ questo l’obiettivo della “Carta di Matera”, il manifesto programmatico delineato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori per coinvolgere i comuni italiani nella costruzione di “un futuro con più agricoltura”. Un invito raccolto dai sindaci dei comuni della provincia di Brindisi che ieri pomeriggio (martedì 6 settembre), presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, hanno sottoscritto con il presidente della Cia di Brindisi Luigi D’Amico e con l’assessore provinciale all’agricoltura Cosimo Pomarico - alla presenza del Presidente regionale della Cia Puglia Antonio Barile - la “Carta di Matera” impegnandosi a veicolare e a promuovere le istanze contenute nel documento.
Con la firma di ieri, dunque, s’inaugura ufficialmente un nuovo corso delle relazioni tra agricoltori e comuni della provincia di Brindisi, in un momento in cui il settore primario attraversa una crisi assai complessa: costi e oneri burocratici in crescita, redditi in caduta libera, prezzi non remunerativi, scarsa mobilità fondiaria, debolezza di servizi qualificati di formazione o consulenza e squilibri notevoli nella filiera agroalimentare. Il tutto mentre l’Unione europea, a cominciare dalla riforma della Pac post 2013, pone nuove sfide che non possono non essere raccolte: i cambiamenti climatici, le energie rinnovabili, le risorse idriche e la salvaguardia della biodiversità.
A sottoscrivere il documento di intenti i sindaci di Cisternino (Donato Baccaro), Fasano (Lello Di Bari) e Oria (Cosimo Pomarico) e gli assessori all’agricoltura dei comuni di Torre Santa Susanna (Gianfranco Cirasino), Mesagne (Luigi Vizzino), San Vito dei Normanni (Gianvito Ingletti), San Pancrazio Salentino (Salvatore Scazzi) e San Donaci (Mario Presta). Diversi altri sindaci, non potendo partecipare alla iniziativa di ieri, hanno assicurato, comunque, la loro adesione alla “Carta di Matera”.
“Per affrontare tutto questo – spiega il presidente provinciale della Cia di Brindisi Luigi D’Amico - è necessario, oggi più che mai, lavorare insieme agli enti locali, stabilendo rapporti e stipulando accordi, concordando indirizzi e programmi di attività e soprattutto attuando politiche sul territorio a favore di tutta la collettività. La “Carta di Matera” promuove un “patto” tra le organizzazioni degli agricoltori e gli amministratori locali, che si fonda su principi come la rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente e la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio. Non dimenticando la diffusione prioritaria dei servizi e la semplificazione della macchina burocratica, senza le quali le imprese agricole non vanno avanti. La firma in provincia di Brindisi della Carta di Matera – continua D’Amico – assume un significato particolare proprio perché nel Brindisino, territorio a forte vocazione agricola, c’è biso gno di azioni ed iniziative sia per salvaguardare le aziende agricole e zootecniche che negli anni sono notevolmente diminuite che per tutelare un patrimonio di prodotti agro-alimentari di qualità. Obiettivo centrale è quello di costruire una nuova politica agraria nazionale e regionale partendo dal supporto dei comuni”.
“Ci auguriamo che con la firma della Carta di Matera si possa dare un contributo per rimettere in moto la crescita della Puglia e della provincia di Brindisi puntando su un settore, quello dell’agricoltura, che ha grandi potenzialità – ha spiegato il presidente della Cia Puglia Antonio Barile -. La Cia ritiene il supporto dei comuni fondamentale per la costruzione di una nuova politica agraria nazionale e regionale. E’ importante prevedere per i singoli Comuni dei Piani di sviluppo delle aree rurali. I sindaci devono occuparsi del settore primario, incrementando tutta una serie di iniziative tese, appunto, a valorizzare, innovare e rendere più redditizia l’agricoltura pugliese. All’interno della filiera turistica – ha continuato Barile -, ad esempio, il settore agricolo può rappresentare un ulteriore e fondamentale fattore attrattivo. I principi della rivalutazione dell'attività agricola, della salvaguardia del suolo e dell'ambiente e della valorizzazione del rapporto tra ci bo e territorio, sono i nostri principi. Sono i principi ai quali devono ispirarsi tutti gli enti locali pugliesi”.

COMUNICATO STAMPA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTURA - BRINDISI