Brindisi, 23/05/2012

Divina Commedia di Nekrosius: grande successo per la prima mondiale

La prima mondiale della Divina Commedia di Nekrosius s’è aperta con una lettura sul palco di un passo di un discorso di Don Ciotti sulla legalità letto da Sara Bevilacqua, attrice brindisina.
Subito dopo, un minuto di silenzio e un applauso in ricordo della giovane vittima dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone e in segno di solidarietà a tutti i famigliari colpiti dall’atto criminale.
In sala molti gli ospiti e stampa accreditata , operatori teatrali, attori e registi. Notato Marco Baliani, per la Regione Puglia era presente l’Assessore Alba Sasso (studio e formazione), per il Comune di Brindisi, il vicesindaco Paola Baldassarre, e l’Assessore ai servizi sociali Marika Rollo, per la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, il direttore artistico Italo Nunziata e il responsabile organizzativo Daniela Angelini, per il Teatro Pubblico Pugliese, il Presidente Carmelo Grassi, il direttore Sante Levante, la dirigente attività teatrali Giulia Delli Santi.
Lo spettacolo comincia come ieri alle ore 20.00.
E’ atteso Stefano Bollani , previsti tutti i direttori dei Festival teatrali alcuni nomi dei quali sono in comunicato stampa (l’elenco potrà essere inviato nelle prossime ore).

Di seguito il testo di Don Ciotti letto da Sara Bevilacqua
«Legalità è il rispetto e la pratica delle leggi. È un’esigenzafondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della personaumana e la costruzione del bene comune».
Sono parole di un documento del 1991della Chiesa italiana. Legalità non sono, quindi, solo i magistrati e le forzedi polizia, a cui dobbiamo riconoscenza e rispetto. Legalità dobbiamo esseretutti noi.
Legalità è responsabilità, anzi corresponsabilità. Legalità sono quei beni confiscati alle mafie e destinati a uso sociale.
Per quella legge “Libera” raccolse, quindici anni fa, un milione di firme.
Legalità sono il pane, l’olio, il vino che produciamo nelle terre confiscate alla mafia. Tremila giovani sono arrivati dall’Italia e dall’estero per dare una mano, per formarsi, per approfondire! Legalità è l’attenzione ai famigliari delle vittime innocenti delle mafie e ai testimoni di giustizia.
Non può esserci legalità senza uguaglianza!
Non possiamo lottare contro le mafie senza politiche sociali, diffusione dei diritti e dei posti di lavoro, senza opportunità per le persone più deboli, per i migranti, per i poveri. Legalità sono i gruppi e le associazioni che si spendono ogni giorno per questo. Legalità è la nostra Costituzione.
E’ il nostro più formidabile testo antimafia.
Le mafie e ciò che le alimenta – l’illegalità, la corruzione, gli abusi di potere – si sconfiggono solo costruendo una società più giusta.
Legalità è speranza. E la speranza si chiama “noi”.
La speranza è avere più coraggio. Il coraggio ordinario a cui siamo tutti chiamati: quello di rispondere alla propria coscienza».