Calcio » 06/11/2005

CND: Brindisi 1912-Savoia=1-0

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Brindisi 1912: Leone, Martella, Taurino, Cianciotta, De Santis, Della Bona, Ladogana (46' Marchi), Rosciglione, Vantaggiato, Brigante, Potenza (70' Leoci). A disp.: Licchello, Lollini, Vatalaro, De Solda, Marchi, Frascaro, Leoci. All. Giugno.
Savoia: Ioime, Vitagliano, Carbonaro, Pariso, Lo Polito, Savino, Di Corcia (79' Moxdano), Cerrato, Mazzeo, Carrato, Masella (85' Marcurio). A disp: De Blasio, Baylon, Vitiello, Moxdano, Piscopo, D'Angelo, Mercurio. All. Lazic
Note:
Rete: Rosciglione al 94'; Ammoniti: Mazzeo (S), Carrato (S); Espulso: Mazzeo (65')

Ci vuole un eurogol di Luca Rosciglione, a tempo scaduto, perchè il Brindisi batta il Savoia nella 9^ giornata di andata del Campionato Nazionale Dilettanti. Una sforbiciata dal limite dell'area che si insacca all'angolino basso della porta difesa da Ioime. Una rete bellissima che serve al Brindisi per spiccare il volo con la quarta vittoria consecutiva proprio quando tutto lasciava intravedere uno scialbo pareggio contro una squadra che, come il Brindisi, dopo le iniziali difficoltà, si era incanalata verso il pronostico della vigilia che le vedeva tra le favorite del girone.
In campo, in effetti, le compagini dimostrano subito quanto di buono ci si attende dal loro. Entrambe sono dotate di grosse individualità che si esprimono all'interno un impianto di gioco di ottima fattura.
Piace il Savoia di Mr. Lazic che scende in riva all'adriatico senza timore reverenziale con due punte effettive (Mazzeo e Masella) supportate da Di Corcia, schierato nell'interessante posizione di "pendolo" tra centrocampo ed attacco. Sulla linea mediana è Lo Polito a dettare i tempi di gioco con Cerrato e Carrato sui lati a tamponare le folate degli uomini di fascia del Brindisi.
I biancazzurri, invece, devono fare a meno di Simonetti sostituito da Brigante. Per il resto Giugno continua con l'inserimento di Rosciglione davanti alla difesa e delle due ali larghe (ed interscambiabili) che hanno l'arduo compito di diventare punte nelle azioni d'attacco e centrocampisti in quelle difensive.
Con queste premesse la gara non può che vedere un sostanziale equilibrio che, se può interessare gli osservatori più attenti agli aspetti tecnico-tattici, non diverte di certo gli spettatori (tra i quali un centinaio giunti dalla campania).
Le azioni da rete si contano sulle dita di una mano. In tutta la prima frazione, a parte alcune conclusioni velleitarie, non si segnala alcun tiro in porta. Degne di nota solo due azioni, una per parte: un affondo di Masella che, dopo un liscio di Della Bona, si vede stoppare da Cionciotta il suo pericoloso traversone nell'area piccola. Un calcio di punizione di De Santis dalla tre quarti che non trava nessuna devizione ma che impensierisce il portiere Ioime, bravo a deviare in tuffo la sfera poco prima che si infili nella sua rete.
In avvio di ripresa Giugno cambia l'assetta tattico: dentro Ruben Dario Marchi, fuori Ladogana con il chiaro intento di dare quantità e solidità ad un centrocampo che, sovente, si è trovato in inferiorità numerica rispetto a quello del Savoia. La mossa porta il Brindisi ad ottenere una buona supremazia territoriale anche perchè Di Corcia, vera spina nel fianco durante la prima frazione, limita le se proiezioni offensive assumendo una posizioni più guardinga a centrocampo.
Ai campani non rimane altro che spezzettare il gioco con soventi falli tattici e continui pseudo-infortunii.
La partita si incattivisce e ne fa ne spese Mazzeo, espulso dall'arbitro Colagreco di Chieti, su segnalazione del suo collaboratore Vitelli, per una incredibile scorrettezza ai danni di Brigante (le mani sul collo a mò di strangolamento).
Quando il Savoia si chiude nella propria metà campo, Giugno opera la contromossa: dentro l'attaccante Leoci, fuori uno stremato Potenza. Lazic risponde con Moxdano e Mercurio al posto di Di Corcia e Masella.
Poi, quando la gente iniziava a sfollare lo stadio il gran gol di Rosciglione per la felicità dei tifosi e il secondo posto in graduatoria.

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