Il recente studio dei tre ricercatori del CNR, Gianicolo, Mangia e Cervino, sulle ricadute sanitarie dovute alle emissioni della centrale a carbone Enel di Cerano impone una presa di coscienza per la società civile e per la politica.
Con questo studio si dimostra che le emissioni di sostanze inquinanti e dannose per la salute provocano morti e malattie anche se sono all’interno dei limiti di legge.
I tre ricercatori del CNR partendo dalle emissioni di Ossidi di Zolfo e di Azoto, che si misurano in decine di migliaia di tonnellate all’anno, hanno valutato gli effetti dovuti all’esposizione delle popolazioni alle polveri ultra sottili, PM2.5, prodotte da reazioni chimiche tra gli ossidi di azoto e di zolfo emessi dalla centrale.
Da tale studio si ricava che a seconda degli scenari di distribuzione spaziale degli inquinanti si registrano dai 7 ai 44 morti per l’anno 2006 che è quello preso in considerazione.
Siamo quindi in presenza di un rigoroso studio scientifico pubblicato su riviste internazionali i cui risultati devono essere considerati dalle autorità sanitarie e istituzionali nelle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
Dimostrare che il livello di emissioni di Ossidi di Zolfo e Azoto autorizzato per la centrale Enel di Cerano porti a conseguenze cosi drammatiche, fino a 44 morti nel caso peggiore, impone quindi una immediata e drastica riduzione dei livelli emissivi autorizzati per tali ossidi di zolfo ed azoto.
Vanno imposti nuovi livelli emissivi che portino a zero morti all’anno, poiché è impensabile autorizzare livelli emissivi che condannino a morte 1, 10 o 40 innocenti ogni anno.
Chiediamo a tutta la politica a partire dal Sindaco di Brindisi investito dai poteri dei commi 216 e 217 del Regio Decreto 234 che gli conferiscono la titolarità per le prescrizioni a tutela della salute pubblica, di attivarsi per rivedere in sede di riesame AIA per Enel i livelli emissivi al fine di azzerare le ricadute sanitarie sulla popolazione.
Per tale motivo preannunciamo che a breve depositeremo in consiglio comunale una mozione con tali richieste che ci auguriamo sia presentata anche in consiglio regionale da tutti i consiglieri regionali del nostro territorio.
E’ tempo che la politica si assuma le proprie responsabilità e che senza divisioni di parte, dinanzi a dati così drammatici, dia una risposta al bisogno di salute dei cittadini.
COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE
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