August 24, 2025

Edipower smobilita eda Brindisi d i lavoratori saranno “accompagnati” al pensionamento oppure formati ed inviate in altri sedi.

La notizia ha creato malumori e preoccupazioni e i Sindacati si sono mossi immediatamente.

Oggi Le Segreterie Territoriali di  FILCTEM CGIL, FLAEI CISL e UILTEC UIL hanno inviato la seguente lettera aperta al Sindaco di Brindisi, al Presidente della Provincia di Brindisi, al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore Regionale allo Sviluppo economico ed al Prefetto di Brindisi

 

 

Oggetto: smobilitazione e trasferimento presso altri impianti dei lavoratori Centrale Edipower di Brindisi.

Lo scorso 13 ottobre ’15 presso Assolombarda a Milano si è svolto un incontro tra Edipower/A2A e le organizzazioni sindacali FILCTEM FLAEI UILTEC per valutare e decidere le azioni per mitigare gli effetti negativi sui lavoratori rivenienti dalla crisi degli impianti di produzione.

Relativamente alla centrale di Brindisi, la Società non ha potuto che riaffermare di aver preso atto del definitivo parere negativo al Progetto di realizzazione ed esercizio di un impianto per la trasformazione di rifiuti speciali non pericolosi in CSS (combustibile solido secondario) emesso dalla Provincia di Brindisi lo scorso 17 giugno 2015. Ciò, inevitabilmente, compromette la possibilità di realizzare l’investimento di riconversione della Centrale di Brindisi a carbone in un impianto “policombustibile”.

Nell’accordo è confermato, quanto già comunicato nel corso della riunione convocata presso la Prefettura di Brindisi, sulle prospettive occupazionali del sito, in data 30 luglio 2015, l’azienda, nel dichiararsi comunque disponibile a mantenere aperto il dialogo con il territorio, anche, al fine di valutare eventuali proposte di investimento coerenti con la vocazione industriale e la expertise del Gruppo A2A, per sostenere la continuità occupazionale.

Per prevenire l’adozione di strumenti con maggiore impatto sociale, si è deciso di attivare la procedura di mobilità ed accompagnamento alla pensione ex lege 223/91 che coinvolgerà un numero complessivo di 20 lavoratori pensionabili e l’attuazione di un Piano straordinario di mobilità territoriale e professionale infragruppo finalizzato alla reimpiegabilità/riqualificazione del personale del sito di Brindisi.

Questo significa che, fermo restando il tavolo presso la Prefettura, del prossimo 22 ottobre ’15, con la partecipazione di A2A, Edipower, Istituzioni locali, ASI, Confindustria Brindisi e Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria finalizzato all’analisi ed al confronto sugli aspetti sopra indicati, la società ha già convocato una seconda riunione presso Confindustria per la scadenza dell’Accordo di solidarietà difensiva, il presidio dell’impianto e procedere alla smobilitazione dell’organico della centrale di Brindisi e il trasferimento definitivo del personale presso altri impianti, a partire dalla Centrale del Friuli di Monfalcone.

Per tutto quanto sopra esposto, FILCTEM FLAEI UILTEC e i lavoratori della centrale Edipower di Brindisi, fanno appello alla sensibilità politico/istituzionale di Comune, Provincia e Regione, per rivendicare, anche, in linea con la revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale, un nuovo Polo di energie rinnovabili innovative e contribuire allo sviluppo sostenibile del sito industriale di Brindisi, rilanciando una collaborazione con Cittadella della Ricerca e Università del territorio.

La conferma dei posti di lavoro e degli occupati sul territorio, passa dalla possibilità di richiedere un contributo/impegno al Gruppo industriale A2A, leader a livello europeo del settore, ad investire a Brindisi nella nuova impiantistica prevista dal Piano Regionale dei Rifiuti Solidi Urbani, a partire dagli impianti mancanti per il trattamento dei rifiuti della nostra provincia e dagli impianti per il recupero di materia, vetro, alluminio, plastica.

Un progetto complessivo per integrare l’impianto fotovoltaico tradizionale esistente, con un nuovo impianto fotovoltaico innovativo solare termodinamico e nuovi impianti di digestione anaerobica di rifiuti agroalimentari/organici differenziati, biomasse per la produzione di biogas e cogenerazione energia-calore, contribuendo alla chiusura del ciclo dei rifiuti e a ridurre, fino ad eliminare, il ricorso alle discariche.

Per tutto quanto sopra esposto FILCTEM FLAEI UILTEC rilanciano la necessità di uno specifico Accordo di programma, tra Istituzioni locali, Aziende e Organizzazioni Sindacali per salvaguardare a Brindisi occupazione e investimenti.

Nel dichiarare la nostra piena disponibilità ad un confronto costruttivo a partire dalla riunione convocata dal Prefetto di Brindisi per il prossimo 22 Ottobre, inviamo distinti saluti.

 

Le Segreterie Territoriali
FILCTEM CGIL FLAEI CISL UILTEC UIL

 

Questa invece la nota stampa diramata da Bobo Aprile (Cobas):

Il Sindacato Cobas denuncia la apertura della procedura di licenziamento   , articoli 4 e 24 della legge 223 /91,per i lavoratori della centrale di Brindisi Nord in cui si prevede che 20 lavoratori saranno accompagnati alla pensione , a condizione che da parte loro ci sia la non opposizione al licenziamento.

Dopo il licenziamento di questi 20 lavoratori la società proporrà , nel quadro delle proprie possibilità e dei numeri possibili , il trasferimento in altra sede.

Questo è il destino riservato ai 69 dipendenti rimasti in carico alla A2A presso la centrale di Brindisi Nord.

Il tutto è contenuto nell’accordo tra la società e le organizzazioni sindacali nazionali elettriche siglato il 13 Ottobre 2015 a Milano presso la sede di Confindustria.

Addirittura si parla che entro il 30 novembre si avrà un quadro completo del destino di ogni singolo lavoratore.

A2A scrive nell’accordo Milanese che chiude con la produzione elettrica dalle fonti fossili perché fortemente antieconomico , in particolare di olio combustibile e di carbone , e propone sugli stessi siti la riconversione verso una filiera ambientale e a biomassa.

Questa decisione , si scrive sempre nell’accordo , deriva dal fatto che la grande produzione elettrica da energie rinnovabili ha completamente cambiato il mercato elettrico , i prezzi , causando questo tipo di situazione

Il Cobas chiede alla A2A una bonifica immediata del sito , con particolare attenzione alla enorme quantità di amianto presenti sugli impianti di cui il primo e secondo gruppo completamente abbandonati da anni , la attuazione del piano di accompagnamento alla pensione per almeno 20 persone, il trasferimento volontario verso altri siti per chi vuole seguire la azienda, per le poche decine rimaste trasferimento alla Centrale di Cerano dove il personale continua ad andare in pensione e non viene rimpiazzato.

Chiederemo alla A2A che metta nero su bianco dei possibili progetti legati all’ambiente e alle filiere del riciclaggio , così come avevamo chiesto anni fa con il movimento dei disoccupati.

Brindisi 16.10.2015

Per il Cobas Roberto Aprile

 

 

 

 

 

 

 

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