August 24, 2025

Nessuna illusione: non è ancora la tanto auspicata approvazione finale, ma dopo le iniziative intraprese da associazioni ed esponenti politici del territorio di Brindisi, qualcosa comincia a muoversi sul fronte della possibilità di prolungare il Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi.

 

Il completamento del corridoio Baltico – Adriatico e la sua estensione all’intera dorsale Adriatico – Ionica è quanto richiesto al Parlamento europeo con la risoluzione dedicata alla Macroregione Adriatico – ionica approvata oggi a Strasburgo.

Dopo la richiesta odierna di inserire tutta la dorsale adriatica nella istituenda regione adriatica-ionica, la parola ora passa alla Cabina di Regia nazionale, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e responsabile dell’attuazione della Strategia macroregionale.

La speranza è che la richiesta – vista l’ampia adesione alla risoluzione – venga fatta propria dagli organi decisionali di Strasburgo.

 

Sull’argomento è intervenuto Massimo Paolucci, vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo e componente delle Commissioni Ambiente e Trasporti.
Per Paolucci “inserire l’intera dorsale Adriatico – Ionica italiana nel corridoio Baltico all’Adriatico risolverebbe l’incomprensibile buco che esclude dalle reti europee dei trasporti, attualmente ferme a Ravenna e Ancona, intere Regioni del Centro-Sud Italia”.
“Le macroregioni (quella Adriatico – Ionica coinvolge Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, in Italia, e altri Paesi come Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Albania, Grecia, Montenegro) rappresentano un importante innovazione istituzionale, uno strumento decisivo per diminuire la distanza tra Europa e cittadini e creare un ponte Nord-Sud ed Est-Ovest” continua Paolucci.

“La regione Adriatico – Ionica costituisce un’area di grandissimo pregio ambientale e culturale, uno straordinario distretto turistico, un potenziale strumento di pace, cooperazione ma anche di sviluppo economico e commerciale tra Unione europea, Balcani e Africa. Non esiste, però, sviluppo sostenibile della macroregione senza un’adeguata rete infrastrutturale e di trasporto – aggiunge Paolucci – e oggi il Parlamento europeo con un voto a larghissima maggioranza l’ha confermato”.

“È un successo della delegazione Pd al Parlamento europeo, di tutti i deputati italiani che hanno sostenuto il lavoro fatto nelle Commissioni Ambiente, Sviluppo regionale e poi in plenaria, e di tutte le Regioni coinvolte, a partire da Abruzzo, Molise e Puglia”, conclude Paolucci.

“L’inserimento del completamento e dell’estensione del corridoio Baltico-Adriatico lungo tutta la dorsale ionico-adriatica tra le sei priorità infrastrutturali della Macroregione è uno degli asset fondamentali per il suo sviluppo, obiettivo strategico per collegare e integrare l’Est e l’Ovest dell’Europa nella direttrice con l’Asia. Un progetto che mira a realizzare un modello di sviluppo sostenibile e di lungo respiro. Non a caso, oggi, abbiamo anche ribadito un secco ‘no’ alle trivellazioni selvagge sulla terra ferma e in mare aperto in tutto l’Adriatico”, aggiunge Massimo Paolucci.

“Con la relazione approvata quest’oggi, si afferma la necessità di prolungare questo asse di collegamento di ulteriori 700 km, fino a Brindisi, includendo tutta la dorsale adriatica italiana, integrando le Marche, l’Abruzzo, il Molise e tutta la Puglia nella Rete Transeuropea. Si avrebbe, in questo modo, anche il pieno congiungimento con il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, gettando le basi di nuove e più dinamiche prospettive di crescita economica e sviluppo sostenibile lungo la linea trasversale (Napoli-Bari). Non si tratta, quindi, di una forzatura. Al contrario, è un’integrazione automatica che risponde agli obiettivi di sviluppo che l’Europa si è data”, conclude Paolucci.

 

Sull’argomento si registra anche un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale Pugliese su proposta dei consiglieri Fabiano Amati e Andrea Caroppo, con il quale si impegna il Governo a farsi interprete della necessità di attivare lo studio di fattibilità e la progettazione operativa del prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi.
“Tale progetto – hanno detto Amati e Croppo – risponde agli obiettivi di integrazione che l’Europa si è data più di una volta e le Commissioni specifiche del Parlamento europeo hanno già espresso parere favorevole”.
“La Rete Transeuropea dei trasporti – ha sottolineato i consiglieri proponenti – è la principale infrastruttura dell’UE e su di essa si gioca la più importante e decisiva partita dei prossimi anni per il processo di integrazione. Un’Europa interconnessa, collegata attraverso un sistema di trasporto intermodale e intelligente, è un Continente più coeso e più sostenibile nei suoi processi di crescita e di sviluppo”.

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