E’ davvero assurdo dover prendere atto che proprio chi dovrebbe rappresentare l’interezza del partito brindisino, utilizzi e mistifichi fatti oggetto di indagini che la stessa magistratura ha ritenuto inesistenti, archiviando la vicenda. Siamo giunti al paradosso per cui le indagini, che dovrebbero rappresentare l’azione propedeutica alla verifica di eventuali reati penali, diventano già motivo di condanna politica e di pubblico ludibrio, piegando tutto ciò ad una modalità di lotta politica cinica e priva di ogni forma di rispetto per le persone prima ancora che per ruoli politici ed istituzionali. Altro che garantismo!
Non vogliamo credere che l’attacco sia motivato solo da fini politici, per poter riscuotere qualche facile consenso in vista dei prossimi appuntamenti congressuali, anche se davvero fatichiamo a trovare altre ragioni per dichiarazioni così gravi. Ma fortunatamente gli iscritti del Partito Democratico di Brindisi, sanno e sapranno giudicare fatti e persone.
Da parte nostra continueremo a lavorare per ricostruire un partito che ha perso in troppi luoghi, il suo senso di comunità, e che antepone, al rapporto politico, civile e umano, la lotta politica fine a se stessa. Noi a tutto questo non ci arrenderemo e non arretreremo: per questo auspichiamo che torni al più presto un confronto, dentro e fuori del PD, basato sulle idee e sul quotidiano impegno al servizio dei propri territori e del bene comune.
COMUNICATO STAMPA RIFARE L’ITALIA – PUGLIA
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