In attesa di un’Assemblea cittadina dove poter analizzare le motivazioni della cocente sconfitta elettorale subita vorremmo fare alcune considerazioni di carattere politico. A nostro giudizio la principale causa della sconfitta del PD a tutti i livelli è l’aver progressivamente smarrito la sua anima perdendo il contatto col suo elettorato che è da sempre quello dei ceti popolari. Questo è il risultato di contingenze di carattere sia nazionale che locale.
A livello nazionale dobbiamo prendere atto della fine della “luna di miele” di Renzi con gli italiani che aveva raggiunto la sua punta massima con il 40% di suffragi nelle elezioni europee del 2014. Da allora stiamo assistendo per varie cause ad un progressivo esodo del nostro elettorato verso movimenti politici che sembrano più capaci di ascoltare la gente e di intercettarne le reali esigenze di cambiamento. Tutto questo scenario ha influito non poco sul risultato negativo conseguito il 19 giugno.
A livello locale sono stati commessi numerosi errori.
Il primo è stato quello di non aver scelto il candidato sindaco con le primarie o quanto meno con un percorso democratico condiviso sottovalutando conflitti di interesse (parliamo dell’ENEL) che non possono che aver inciso negativamente sul risultato finale. Nulla da eccepire sulla persona di Nando Marino ma siamo convinti che se al suo posto avessimo candidato un Roberto Fusco o un Carmelo Grassi oggi staremmo a commentare un altro risultato.
Il secondo errore è stato quello di criminalizzare il gruppo consiliare uscente additandolo come complice di un sistema affaristico-malavitoso con a capo Consales.
Per circa 3 anni (fino alle Regionali del 2015) il PD regionale, provinciale e cittadino hanno appoggiato nel bene e nel male il sindaco uscente, tollerando anche situazioni quali l’autosospensione di quest’ultimo dal partito.
Il bollare come “impresentabili” coloro che avevano sostenuto Consales per spirito di disciplina, seguendo proprio le direttive del partito, non poteva dare all’improvviso al “nuovo PD locale” una patente di riacquisita verginità.
Il terzo errore è stato quello di allearsi pur di vincere con forze politiche che poco o nulla avevano a che fare con la nostra tradizione politica (ex-A.N., ex forzisti) non rivolgendo lo sguardo alla nostra sinistra verso partiti e movimenti alleandosi con i quali davvero si sarebbe dato un segnale di discontinuità col passato.
Il quarto motivo è stata l’incoerenza di aver escluso dalle liste per motivi di opportunità l consiglieri uscenti inserendo invece qualche candidato che con Consales aveva strettamente collaborato fino a qualche mese prima dell’epilogo della consiliatura. Se si voleva dare un segnale di discontinuità col passato sarebbe stato più opportuno convogliare queste energie verso una lista civica e non verso “il partito del totale rinnovamento”.
Il quinto errore è stato quello di indispettire la città con dichiarazioni che la dipingevano come tutt’ora in mano alla Sacra Corona ed ai suoi adepti. Brindisi non è un gran che cresciuta nell’ultimo quarto di secolo ma non è più la “Marlboro-City” degli anni ’90 ed i suoi abitanti non sono peggiori o migliori di quelli che vivono in altri capoluoghi di provincia o di regione.
Adesso cosa bisogna fare per rilanciare il partito anche in vista del prossimo referendum di ottobre sulle riforme istituzionali? A nostro giudizio va metabolizzata con calma la sconfitta evitando frettolose e sanguinose “rese dei conti”. Si cerchi se possibile in questi mesi la concertazione e l’unità di intenti almeno fino al prossimo referendum.
Solo dopo si dovrà aprire una stagione congressuale cittadina e provinciale che dia al partito una linea politica chiara, coerente e condivisa. Si azzeri tutto e si riparta daccapo con facce nuove e credibili e con nuove “autentiche” adesioni evitando l’ulteriore errore di andare ad una conta cruenta figlia di lotte di potere tra capibastone e di tesseramenti palesemente “drogati”.
Salvatore Valentino
Presidente Associazione politico-culturale “Brindisi Democratica”
Consigliere Comunale uscente PD
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