Brindisi vista da... » 25/04/2006
Antonio Quarta
Vivendo a Roma per un paio di anni ci si abitua a vedere una città eccezionalmente curata. Brindisi non ha le stesse risorse.
Tuttavia è evidente il pessimo colpo d'occhio dato da quell’abitudine tutta brindisina di scrivere i nomi delle vie sui palazzi con la vernice spray piuttosto che scolpite su lastre di marmo.
Nemmeno questo è possibile fare?
Inoltre, come mai posti come via Vespucci non si chiamano “Lungomare Vespucci”, oppure le nostre numerose scalinate grandi e piccole non hanno un nome leggibile dai passanti?
Esiste forse solo la “Scalinata Virgilio”? Ha un nome il lungomare del Casale dove approda la motobarca? Ha un nome la scalinata del Casale?
A Roma tutte le scalinate, anche quelle più piccole ne hanno uno riconoscibile e leggibile.
E quelle caratteristiche scalee di via Porta Lecce come si chiamano? Passeggiando non è possibile leggerne il nome sui muri.
Lungomari, belvedere sul mare (S. Teresa, Casale, Villaggio Pescatori), scalee, che città pugliesi dal paesaggio meno vario anche abbastanza grandi come Foggia, Andria, Lecce non hanno, meriterebbero almeno un nome immediatamente conoscibile a cui fare riferimento che evidenzi nel toponimo le caratteristiche peculiari del territorio della nostra città: Lungomare, come dire Lungotevere o Lungarno.
Cominciamo a dare un nome a quello che abbiamo.
Antonio Quarta – Roma.
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