Approfondimenti » 16/09/2007
La Basilica di S. Marco a Venezia venne costruita per San Teodoro d’Amasea
Dalla Biblioteca Sanctorum apprendiamo che al soldato Teodoro, divenuto santo martire ad Amasea, sotto l’imperatore Anastasio (491-518) Le fu dedicata una chiesa sul luogo del martirio, avvenuto probabilmente il giorno 17 febbraio tra gli anni 306 e il 311, mentre il suo sepolcro era situato presso Euchaita, identificata con l’odierna Auchatia in Turchia.
Monasteri e chiese a Lui dedicate esistevano già alla fine del sec. VI in Oriente ed Occidente e « fin dal tempo di Narsete anche a Venezia, dove fu invocato come patrono fino a quando, nel sec. XIII, fu sostituito con S. Marco.»
Narsede, generale dell’Impero d’Oriente, dopo la ribellione scoppiata a Costantinopoli contro Giustiniano nel 532, e la seconda grande spedizione contro i Goti del 551, fatto voto per grazia ricevuta, fece erigere l’anno successivo una chiesa a Venezia dedicata a San Teodoro d’Amasea, unico santo con quel nome in quel tempo (dei 62 oggi riportati nella Biblioteca Sanctorum Orientalium), nell’area dell’attuale Piazza San Marco. La chiesa venne completata prima della morte dello stesso Narsede, avvenuta a Roma nel 568.
Le invasioni barbariche fra il V e VI secolo e le pressioni dei longobardi, indussero i veneziani a trasportare la capitale a Rialto, limitandola ad un gruppo di isole che la circondavano.
Rialto, divenuta centro promotore della nuova vita politica ed economica delle isole, nel 828 accoglieva le reliquie di San Marco Evangelista provenienti da Alessandria d’Egitto, proclamandolo patrono della nuova città, unitamente al precedente San Teodoro.
Voluta probabilmente dalla stessa Serenissima, nello stesso periodo avveniva la traslazione dei resti mortali di San Teodoro trasportati da Euchaita a Brindisi da un veliero veneziano e d’allora custoditi nella Cattedrale, il cui culto ebbe inizio intorno al 1.200.
Proclamato San Marco patrono di Venezia essendo Doge G. Partecipazio vennero iniziati i lavori per la nuova basilica che riedificata nel 1063, fu consacrata a San Marco nel 1096 dal Doge D. Contarini.
Della chiesa dedicata a San Teodoro rimangono tratti delle fondamenta, cornici e amboni di stile barbarico bizantino, con ornamenti presenti nell’odierno San Marco.
Inoltre si possono ricordare le immagini del portello dell’organo, opera di Gentile Bellini (sec. XV) ed i mosaici che lo raffigurano.
Probabilmente al 1172 risalgono i grandi capitelli cubici e le basi delle due enormi colonne di granito, la prima sovrastata dalla statua di quel San Teodoro, patrono della Città di Brindisi, e l’altra dal Leone Criniera, espressione e simbolo di San Marco Evangelista, patrono della Città di Venezia.
Aldo Indini
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