Approfondimenti » 08/08/2004
Gianluca Guadalupi... ad esempio
Capita sovente, all'inizio dell'estate, di imbattersi in un litorale sporco, abbandonato a se stesso, somigliante più ad una discarica che ad uno spazio dove poter ottenere un po' di refrigerio e fare una scorpacciata di acqua e sole.
Così anche quest'anno ci siamo imbattuti in una costa
disseminata da rifiuti di ogni tipo, restituiti dal mare o scaricati dall'uomo, che deturpano e violentano uno dei più bei tratti di litorale italiano.
Succede sempre più spesso che di fronte ad un tale "spettacolo" ci si indigni (buon segno!), dando la colpa alle amministrazioni che dovrebbero tutelare la costa, piuttosto che a qualche imbecille che confonde il patrimonio di tutti con la pattumiera personale.
Il tratto della Riserva di Torre Guaceto è ben tutelato, con un controllo ferreo su tutta l'area, ma ci si dimentica della zona "libera", lasciandola marcire ad un degrado che non merita.
Una mattina di fine luglio, però, un brindisino, decide di fare qualcosa per la quale nessuno lo ha incaricato, nessuno lo paga: lui, Gianluca Guadalupi, mosso da voglia di "fare", si arma di guanti e sacchi di plastica e comincia a ripulire un tratto di costa.
Insieme ad il figlio Arturo trova rifiuti di ogni tipo, lasciati o giunti sulla battigia: bombole, serbatoi, centinaia di bottiglie di plastica, buste, siringhe, insomma tutto ciò che si può trovare in una discarica.
In una settimana Gialuca ed Arturo, "bonificano" oltre 300 metri di litorale.
Gianluca ci racconta di essere stanco di passare l'estate
negli stabilimenti balneari con poco spazio a disposizione e troppa confusione, stile Rimini.
Adesso i frequentatori di quel tratto di costa, ripulito e pulito, sono più rispettosi. E' difficile vedere rifiuti dimenticati dopo una giornata di mare. Tutti sono pronti a portarli via a fine giornata.
Magari ora sarebbe opportuno valorizzare ancora di più quello spazio: creare un punto ristoro, dove poter bere qualcosa di fresco o mangiare un gelato; risolvere il problema del parcheggio, visto che quello "abusivo" è stato "arato" dal proprietario della terra, che ha cosi impedito a centinaia di auto un parcheggio quasi ordinato.
Sembra però che il consorzio di Torre Guaceto si stia muovendo, per individuare un'area da destinare a parcheggio, forse in ritardo per l'estate 2004, ma in anticipo su quella 2005!.
E' indubbio quindi che Gianluca Guadalupi, con la sua iniziativa ha valorizzato quel tratto di costa, rendendolo accogliente. Lui, offrendo un esempio di attaccamento alla proprie terra che sempre più vorremmo vedere, ha agito laddove altri si limitano a parlare.
Brindisi da mare o Brindisi d'amare?
Non chiedere cosa Brindisi può fare per te, ma cosa tu puoi fare per Brindisi, questa è la strada. Bravo
Gianluca.
Guarda il video della spiaggia di Apani
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