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Approfondimenti: Sabbia: Brindisi e la sua provincia non ci stanno. Di Giuseppe Di Rienzo



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Approfondimenti » 12/07/2007

Sabbia: Brindisi e la sua provincia non ci stanno. Di Giuseppe Di Rienzo

Non ci stanno i semplici cittadini, non ci stanno gli enti locali, Provincia e Comune su tutti.

Si avverte che la decisione della Regione Puglia di autorizzare il prelievo della sabbia dal litorale brindisino non può essere accettata, capita, motivata!!
E in effetti non si riesce a trovare una ragione che sia una, per giustificare questa arrogante decisione della Regione Puglia di penalizzare il nostro territorio per andare a tappare problemi altrui.
E penso che a parti invertite un discorso del genere non avrebbe neanche modo di esistere. La questione è molto semplice.
La costa leccese è interessata da qualche anno a questa parte al problema dell’erosione delle coste, che ha portato alla notevole diminuizione dei tratti di costa sabbiosi fruibili dai bagnanti e dai turisti.
La richiesta avanzata dagli enti leccesi alla Regione Puglia trova motivazione proprio in quanto appena detto:prelievo della sabbia dalla costa brindisina di “punta penne” per il ripascimento delle spiagge leccesi di San Cataldo e zone limitrofe.
Secondo quanto affermato dagli stessi enti leccesi, da uno studio condotto dall’Università di Lecce (presumo assolutamente imparziale nel pronunciarsi sulla questione) gli unici granelli compatibili con i loro erano, guarda caso, proprio quelli di “punta penne”.

Ciò che in regione e nel basso salento non considerano è che:

1) la litoranea brindisina soffre dello stesso ed identico (se non in maniera maggiore) problema di erosione delle coste,
2)non è stata considerata in maniera neanche minima la posizione degli enti locali brindisini, fin da subito contrari ad autorizzare il prelievo per ovvi motivi di tutela del territorio
3) considerando che la questione risale già a qualche anno addietro, c’e’ stata la disponibilità di alcune realtà della provincia (prima fra tutte Campo di Mare, per voce del suo Sindaco) ad “aiutare” le marine leccesi in questo problema, tramite il prelievo della arena da queste aree che evidentemente dispongono di una quantità tale da rendere possibile l‘operazione;

Ma la risposta degli enti leccesi è stata garbata ma convinta:”ci serve la sabbia di Brindisi !!!!”
Inoltre c’e’ la concreta possibilità di risolvere il problema(e aggiustare una realtà e l’altra) tramite l‘ utilizzo di “sabbia di cava”, ma anche in questo caso la risposta è stata negativa poichè, secondo i leccesi, per i loro lidi, è necessaria solo ed esclusivamente la sabbia marina.
Per giunta, non è chiaro (come è logico che sia) se la natura è d’accordo con uno scippo di tali dimensioni e come essa potrebbe reagire a livello di equilibri naturali e di ecosistema.

Non esiste una sola ragione per cui questo incredibile torto debba essere perpetrato sul nostro territorio, ne tanto meno le poco eleganti uscite dei politici leccesi, che giustificano la loro richiesta nella logica di coesione per il “Grande Salento”, aiutano a stemperare la tensione.
Adesso le istituzioni locali, ma sopratutto la cittadinanza tutta devono costituire un fronte unico per tutelare la nostra terra, la nostra costa,per dare una consistenza al nostro peso politico a livello regionale, per dimostrare che a Brindisi è finito il tempo in cui di queste questioni si veniva a conoscenza a giochi oramai fatti, con la cittadinanza inerme e quasi disinteressata a quello che le succedeva intorno.
Dimostriamo che la coscienza è cambiata, che è scoccata la scintilla della consapevolezza, della voglia di lottare, di farsi rispettare, e di farsi sentire in qualsiasi maniera da politici che prendono decisioni per centinaia di migliaia di cittadini, essendo servi di chissà quali enormi interessi.
In questi giorni si è detto e scritto tanto sulla questione, arrivando in alcuni casi a considerare il Presidente Errico, come un pazzo che si scaglia senza alcun motivo su tutti, senza avere neanche l’appoggio della sua coalizione politica.

Beh, io voglio esprimere tutta la mia ammirazione per una persona che finalmente guarda realmente agli interessi dei brindisini e della città, senza essere servo di nessuna fazione politica ne tanto meno guardando ad interessi economici.
Il nostro Presidente è pronto a dare battaglia su qualsiasi campo per non permettere abusi sul nostro territorio, come avviene anche su altre questioni fondamentali per il nostro futuro come l’università, le emissioni di co2 nell’aria da parte dell’Enel, il rigassificatore etc..
Chi realmente segue con intelligenza ed obiettività come sono andate le cose e si interessa a ciò che accade sul nostro territorio non può che apprezzare il lavoro svolto fino ad adesso. Le affermazioni e gli articoli pubblicati su alcune testate giornalistiche e televisive locali mi sembra siano fatte ad arte per tagliare le gambe al suo operato e senza dubbio rientrano nel ”gioco delle parti” da un punto di visto politico.

Detto ciò, invito tutti i cittadini a spargere la voce sulla questione della sabbia, ad informare parenti amici conoscenti in modo che più gente possibile sappia di questo scempio, e sia quindi pronta a combattere per tenerci a denti stretti la nostra sabbia.
Ne va della nostra dignità, della nostra credibilità della nostra brindisinità… riprendiamoci la nostra città e il nostro futuro, dipende da noi!
A breve saranno definite forme di aggregazione, di manifestazione e di protesta per la decisione adottata dalla Regione.

Uniti nel nome di Brindisi.
Giuseppe Di Rienzo

Clicca qui per le News: Prelievo di Sabbia dal litorale Brindisino

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