Approfondimenti » 10/09/2004
"Crisi del porto: cause, storture e rimedi" di Antonio Carito
Agosto 2004: Traffico passeggeri porto di Brindisi -36.6% rispetto a pari periodo 2003.
Negli ultimi tre anni il porto di Brindisi ha visto crollare di oltre il 60% il proprio traffico passeggeri con la Grecia, il milione di passeggeri è oramai un lontano ricordo.
Quali le cause di questo disastro ???
- Carenza (o meglio assenza) di strutture di accoglienza;
- Mancanza di adeguata promozione dello scalo marittimo e del territorio;
- Pressapochismo di amministratori locali incapaci di comprendere le logiche del turismo;
- Gestione del tutto inadeguata degli enti preposti alla promozione del turismo (vedasi Azienda Promozione Turismo – Brindisi Turismo – Enti collegati alla Camera di Commercio) che non hanno svolto adeguatamente il proprio compito e che pure costano alla collettività ingenti risorse economiche;
- Area uffici imbarco malsana, senza riparo in caso di pioggia o solleone, infestata da zanzare e topi con servizi igienici da terzo mondo;
- Assenza di un ufficio informazioni plurilingue (il box informazioni gestito dalla Camera di Commercio è spesso vuoto e in ogni caso non dispone di adeguato personale);
- Assenza di un posto fisso di pronto soccorso;
- Assenza di uno sportello bancario;
- Assenza di un servizio di collegamento con il centro città. Quello recentemente istituito non è rispondente alle reali esigenze e non adeguatamente pubblicizzato;
- Segnalateca stradale incompleta;
- Vie di accesso a Costa Morena squallide senza alcuna manutenzione e scarsamente illuminate;
La realizzazione del nuovo terminal non ha risolto alcun problema: è distante dall’area uffici imbarco che invece dovrebbero trovare posto all’interno della struttura (vedi Bari e Ancona) per dare alla stessa un significato ed una operatività reale.
E’ necessario dialogare con le compagnie di navigazione per la istituzione di linee regolari con navi di elevato standard. Le compagnie che annunciano il loro programmi li devono poi mantenere e su ciò l’Autorità Portuale ha il dovere di vigilare.
Quest’anno nel silenzio totale e senza che nessuno intervenisse ben 5 compagnie di navigazione, che pure avevano annunciato il loro arrivo a Brindisi con la stampa di depliant diffusi in tutta Europa, hanno poi annullato la linea o hanno sostanzialmente modificato i propri operativi. Ciò ha causato notevoli e gravi disagi ai passeggeri con un pessimo ritorno di immagine sul nostro porto.
Per quanto ovvio, le cause del disastro non sono solo quelle sopra elencate (che anzi possiamo definire accessorie); siamo in presenza di una generale contrazione dei consumi e quanto accaduto merita approfondimenti che tengano conto, a livello quantomeno europeo, dei nuovi scenari turistici, delle mutate esigenze dei viaggiatori e dei relativi flussi di traffico.
E' questo ciò che si attende dall’autorità portuale e da amministratori pubblici seri e preparati anche perché è da queste analisi che bisogna trarre lo spunto per la realizzazione delle strutture più opportune.
E’ un grave errore, da parte degli amministratori locali, elogiare ed esaltare iniziative localistiche pseudo turistiche (contrabbandadole per iniziative di ampio respiro nazionale), solo per farsi pubblicità elettorale nel proprio ambito territoriale. Tale politica, è dimostrato, non paga nel medio/lungo termine e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Si ha bisogno di seria progettualità e di iniziative che realmente proiettino Brindisi nei circuiti internazionali, le risorse vanno indirizzate verso mirate azioni di marketing nazionali e internazionali e non sperperate a sostegno di iniziative localistiche che con la promozione del turismo non hanno nulla a che spartire e di cui al di fuori di Brindisi tutti ne ignorano l’esistenza.
Antonio Carito
Amministratore Unico – UTAC VIAGGI SRL
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