Approfondimenti » 18/07/2003
Paolo Taurisano: sulla chiusura degli asili nido
Apprendo sulle pagine dei quotidiani locali la volontà da parte dell'Amministrazione Comunale di chiudere l'asilo nido del rione Casale.
E' con rammarico e sincero dolore che ritorno sulla questione della gestione degli asili nido. Durante la mia breve esperienza all'assessorato alla pubblica istruzione ho dovuto occuparmene per la prima volta da vicino.
Già lo scorso anno era chiara questa volontà sia da parte di alcuni amministratori che di alcuni dirigenti ma con l'impegno di alcuni addetti del settore Pubblica Istruzione e degli assessori Bianco e Brigante riuscimmo ad avviare il servizio e mantenerlo per l'intero anno, con un unico monito che nella programmazione di bilancio doveva essere inserita una voce specifica che permettesse la serenità nell'erogazione del servizio stesso.
E' evidente che questo ancora una volta non è stato fatto e il settore Pubblica Istruzione non solo si ritrova depauperato dalla divisione avvenuta con la Cultura e lo Sport atta a soddisfare appetiti assessorili di improbabili alleati, ma si ritrova con un baget che non permetterà l'erogazione di servizi fondamentali quali l'asilo nido ma anche dell'auspicato rinnovo degli arredi scolastici.
Errare è umano, perseverare è diabolico e di veramente perseverante in tutto ciò, deduco, ci sia molta incapacità.
Non riesco a capire se tutto questo sia dovuto all'incapacità dell' assessore al ramo o se lo stesso si sia fatto complice della troppa capacità di dirigenti maliziosi che conoscono bene i propri tornaconti nella limitazione di alcune spese. Esistono due mie relazioni in Comune sulla questione, gli interessati sapevano, quindi, della situazione, di conseguenza la scelta della chiusura pesa ancor di più sulle spalle degli amministratori che a questo punto devono prendersi le dovute responsabilità sulle conseguenze.
Non riesco a capire, ancora, come si possano trovare 250 mila € per un'ignobile "estate brindisina" e non si riesca a programmare piccoli e semplici interventi sul settore Pubblica Istruzione che eroga servizi e non spettacoli per le "comparsate" populistiche di alcuni amministratori.
Un servizio che è ancora insufficiente non si può ulteriormente indebolire, perseguendo la politica dell'esternalizzazione che degrada ancor più un sistema comunale che non è più capace di garantire neanche il minimo, non ci si può rivolgere ai privati per sopperire alle scarse capacità gestionali, questo non fa che arretrare sul piano dei servizi sociali e della qualità della vita il comune di Brindisi.
Mi meraviglia come il sindaco Giovanni Antonino possa permettere che "il fiore all'occhiello" dell'amministrazione (parole sue!) venga svenduto al miglior offerente visto che questo era uno dei pochi punti che ci accomunavano. Un governo cittadino che si dice di centro-sinistra non si può caratterizzare per le privatizzazioni ma dovrebbe garantire sempre più servizi fruibili da tutti.
Chiedo quindi ai genitori, ai sindacati, alle forze sociali tutte di costituire un fronte comune affinché il sindaco Antonino e l'assessore Pisanelli rivedano le proprie scelte e di impegnarsi affinché venga mantenuto il servizio dell'asilo nido del Casale e che si cominci a programmare seriamente l'allargamento del servizio a tutti i richiedenti, per renderlo un servizio accessibile a tutti e non solo per chi lo potrà pagare.
Paolo Taurisano
Giovani Comunisti Brindisi
Ex assessore alla pubblica Istruzione
|