Approfondimenti » 28/10/2004
Azioni per lo sviluppo della Nautica da diporto
La nautica da diporto, in Italia, occupa 11.500 addetti e le prospettive occupazionali sono in continua crescita.
In questo settore esiste uno sbilanciamento fra domanda e offerta di lavoro dovuto soprattutto alla carenza di professionalità specifiche che quasi sempre si possono formare soltanto operando sul campo, passando dalla conoscenza scolastica all’esperienza pratica del cantiere.
Gli esperti del settore dicono che per inserirsi nelle aziende del comparto, oltre ad essere disponibili a fare la gavetta, è necessario possedere alcune caratteristiche personali di fondamentale importanza come la passione per il mare, capacità di lavoro in squadra, nonché una buona formazione
scolastica.
Le figure professionali utili ai cantieri nautici vanno dai progettisti e designer per produrre i prototipi
delle imbarcazioni da diporto, ai tecnici manutentori di impiantistica elettronica e idraulica, ai meccanici e motoristi, ai falegnami ed agli arredatori di interni, agli esperti conoscitori di diversi materiali quali ferro, alluminio, resina, legno, plastica.
Interfacciare la scuola e l’impresa e favorire l’ingresso dei giovani neodiplomati nei cantieri è un passo importante soprattutto in una realtà come la nostra nella quale il settore ha vasti margini di sviluppo futuro.
E le novità legislative che riguardano il comparto vanno in questo senso: la Legge 172 dell’8 luglio 2003 ed i decreti attuativi in via di approvazione in parlamento relativamente alle nuove figure professionali, spingono allo sviluppo del settore.
Per meglio approcciare la materia la CNA Nautica Brindisi e il nuovo Consorzio Nautica Mediterraneo hanno deciso di partecipare insieme all’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” alla realizzazione di un protocollo d’intesa nazionale tra gli Istituti Nautici e le Imprese della nautica da diporto italiane.
La scuola, le imprese e la CNA, con questa occasione potranno, nei rispettivi ruoli, definire lo sviluppo della nautica da diporto in Puglia e a Brindisi in particolare.
|