Isola di G. Sciarra » 01/11/2004

Politica e spettacolo, forma e sostanza

Del “blitz” di Michele Errico se n’è continuato a parlare per diversi giorni, più della forma che della sostanza. Si è criticata la spettacolarizzazione dell’azione non considerando che in una società “governata” dai mass media è data eco a ciò che maggiormente fa clamore.
Tant’è vero che non ha fatto eguale notizia il non aver compiuto per anni analisi sul carbone o ad esercitare alcun serio controllo su chi gestisce impianti a rischio ambientale.
Si cavilla, a mio avviso, inutilmente su come Errico abbia esercitato un suo (ed un nostro) sacrosanto diritto. In quest’ottica bene ha fatto Errico, comunque l’abbia fatto. E ha fatto bene anche a rivolgersi alla magistratura, nonostante il diverso parere di qualche grillo parlante.
Questa non è, a mio avviso, una limitazione del proprio ruolo di politico ed amministratore, anzi nell’intravedere campi non di propria competenza è un dovere sollecitare nell’intervento chi, invece, ha questa competenza - in tal caso la magistratura -.
Come farebbe bene la stessa ad indagare, se non lo sta già facendo, sull’iter autorizzativo relativo all’impianto di rigassificazione.
In questo si intravedono zone d’ombra degne di nota.
Un iter che ha usufruito della legge sulla semplificazione degli atti amministrativi ma che sembra essere stata presa troppo alla lettera divenendo della semplicioneria. Un iter da prendere a modello, tanto da aver indotto il vice presidente della BG Italia a portarlo come esempio nel convegno “Giornata della semplificazione” tenutosi a Roma il 16 giugno 2004, ed ad intitolare la propria relazione “l’Articolo 8 e il caso Brindisi”.
Siamo divenuti addirittura un caso! Come non dubitare che tutte le procedure siano state rispettate?
Alcuni atti amministrativi sono stati ottenuti in modo tanto affrettato quanto discutibile, spesso si sono annunciati dinieghi o difficoltà che sono sempre prontamente rientrati.
La difficoltà nel reperire i carteggi, riscontrata anche dal sindaco Domenico Mennitti, e la loro evidenziata incompletezza lascia trasparire qualche lecito dubbio.
Se le indagini dovessero intravedere azioni che esulano dalla legalità si potrebbe e dovrebbe inficiare l’intero processo autorizzativo che la LNG Brindisi sostiene di aver completato.
C’è sicuramente, quindi, urgenza che la magistratura valuti e indaghi.
Se Errico è stato oggetto di critiche, è stato più fortunato (!?) il senatore di Alleanza Nazionale Eupreprio Curto che con una singolare boutade, dimenticando il suo ruolo di
politicosenatoredellarepubblicacomponentedellacommissioneantimafia,
invita il prefetto a scendere in campo e ad “assumere un’iniziativa forte per dare vita ad un progetto capace di dare risposte rapide e immediate all’intero sistema economico”.
A quale tipo di risposte, che siano rapide e immediate, si riferisca Curto, non credo che ci voglia la sfera di cristallo per immaginarle, considerato che il prefetto non ha in dotazione una bacchetta magica ma è il rappresentante dello stato e in un certo senso del governo in carica.
Tutti sappiamo cosa è particolarmente caro a questo governo, tutti sanno cosa ci hanno riservato sino ad oggi i vari governi, prevaricare le speranze locali è stata pressoché una costante.
Una rete di monitoraggio ambientale, un registro dei tumori, un serio ed obiettivo controllo del territorio, sono decenni che le associazioni ambientaliste e l’opinione pubblica ne chiedono a gran voce la realizzazione, ma di tutto questo ad oggi cosa si è concretizzato?
Coloro che cavillano sulla forma cosa hanno fatto affinché anche uno solo dei problemi anzidetti fosse risolto?
Non basta certamente diramare una nota per combattere quest’andazzo né per tacitare la propria coscienza.

Giorgio Sciarra