Stelle e Strisce » 16/11/2004
Cleveland - Ohio
Dopo aver dato la prima sbirciatina nel "Cortile Americano",
continua "A STELLE E STRISCE", il diario americano di Gabriele D'Errico.
"... Tutti sono gentili e ti salutano.
Se pero’ il tuo cane fa la cacca nella loro porzione di giardino ti daranno 3 warnings ( 3 preavvisi) . La Quarta volta diventa lotta fratricida.
... - ...
Il mondo esterno e’ cosi lontano, cosi’ maledettamente disorganizzato. Perche’ dovrei occuparmene? Io voglio che il mio Presidente difenda questi
valori dal caos che viene da fuori e che io non ho il tempo ne’ la voglia di capire...."
Di seguito un'altra "pennellata" di vita americana:
ON THE ROAD TO CLEVELAND, OHIO
La scelta era tra una macchina gigantesca dotata di due apparecchiature video e dvd, una macchina enorme con i sedili in pelle che si riscaldano (per tenere al caldo il deretano ed i testicoli) ed un fuoristrada vecchio stile con l’intestazione del negozio sulla fiancata ed un’altezza da terra di circa 70 cm.
Per non privare i parenti delle due macchine super accessoriate, optiamo per il fuoristrada. D’altronde le ultime tre macchine guidate in Italia erano state in ordine: una polo wolksvagen (sottrattaci abilmente dalla 'ndrangheta calabrese), una cinquecento bianca 1971, ed una seat marbella anni '80 che perdeva olio come un colabrodo.
Dopo aver scaricato da Mapquest.com tutte le indicazioni stradali door to door, ci immettiamo sulla Freeway (free perche’ non si paga alcun pedaggio).
Limite di velocita’ 65 MPH (miles per hour) circa 100 km/h. L’andamento ordinato di tutti gli autoveicoli, che crea un movimento quasi lunare, è da ricercare nel “cruise control”, sistema in uso in quasi tutti i mezzi di trasporto da queste parti. Fissi la velocità che vuoi tenere e premi sul volante
due pulsanti. A quel punto con il piede puoi fare ciò che più ti aggrada, anche ballare il tip tap.
Già il piede sinistro era stato liberato dalla funzione frizione/cambio (le macchine americane sono nel 90% dei casi con il cambio automatico) ora anche il piede destro viene liberato dal “cruise control”. Un colpo di freno è sufficiente a sbloccare immediatamente il congegno.
Sulla strada enormi autoarticolati trasportano le cose più diverse. Tronchi d’albero grandi e lunghi quanto un palazzo di 10 piani, piscine in vetroresina a forma di cuore, intere case con tanto di finestre e patio. Il business delle case prefabbricate pare sia molto redditizio. Quando decidi di andare a vivere in un altro posto, tutto quello che devi fare e mettere la tua casa su uno di questi enormi camion e trasferirla su un altro pezzo di terra….. magari in Florida, una volta raggiunta l’età della pensione.... e fino al prossimo tornado che farà della tua bella casetta prefabbricata un cumulo di spazzatura.
Che l’America sia un Paese patriottico non è una novità. Riunire le diverse etnie sotto una stessa bandiera ed un stesso inno per farle sentire una sola nazione è stato un lavoro meticoloso di decenni. Il Paese oggi si sente non solo unito contro il nemico, ma anche unito contro le altre nazioni ree di
non riconoscere la sua perfezione.
La maggior parte delle macchine ha uno o più adesivi a forma di fiocco con la scritta “appoggiamo le nostre truppe”. Ci sono parecchi che hanno attaccato una bandiera a stelle e strisce sull’antenna. Ma c’è anche chi ha un adesivo con la scritta “nessuna pace per i nemici dell’America”.
L’America si sente in guerra da quell’11 Settembre. Ma della guerra conosce solo le pagine dei quotidiani locali, della fox news con i suoi giornalisti impomatati, di un nemico senza volto che terrorizza la loro pace e tranquillità. Quella tranquillità propria del “cruise control” che ti
dona insieme libertà e certezza.
Gabriele D’Errico
Cleveland-Ohio
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