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Approfondimenti: Crisi al Comune



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Approfondimenti » 26/09/2002

Crisi al Comune


La maggioranza dice NI 3 volte, tanti quanti sono i punti in discussione. Rifondazione dice 3 volte NO tirandosi, di fatto, fuori dal governo della città.
Tutto con una velocità pazzesca. L'accelerazione che Antonino ha voluto imprimere nel voler trattare determinati argomenti, l'estenuante ritmo delle trattive in quelle 3-4 concitate giornate; la repentinità delle modifiche al programma elettorale del centrosinistra.
La ragione ufficiale di questa frenesia è una conferenza di servizi richiesta da Edipower (ex Enel, ex Eurogen) per cercare di proseguire a bruciare carbone nella centrale di Brindisi Nord.
Ma sono anni che i brindisini aspettano che il colosso energetico si decida ad osservare i patti (ossia ridurre la produzione fino alla chiusura totale che inizialmente era prevista per il 2003 - garantendo il reinserimento dei lavoratori in altre realtà produttive), costava tanto attendere il periodo strettamente necessario a decidere in modo più partecipato e collegiale?
Una proposta in tal senso (tardiva?) era stata lanciata da Dipietrangelo dei DS ma non pare abbia avuto fortuna. Difficile spiegare in poche righe tutto quello che è accaduto, ma ci proviamo ugualemente.
Con il decreto N°13/2001 si stabiliva al 31 dicembre 2001 la fine del ciclo ordinario (carbone) di esercizio della centrale di Brindisi Nord e la trasformazione in ciclo combinato (metano); in via transitoria veniva concessa la possibilità di un esercizio straordinario, per non oltre sei mesi nel corso dell'anno 2002, limitatamente ad una delle quattro sezioni che compongono la centrale, fissando un limite alle emissioni di polveri inferiore rispetto a quello stabilito dal decreto del ministero dell'Industria del 1990.
Antonino, in odor di elezioni, ed assumendosi sino in fondo tutte le sue responsabilità di tutore della salute dei brindisini, adottò nel Dicembre 2001 l’ordinanza con cui si inibiva l’esercizio a carbone della centrale.
Nel programma elettorale del Sindaco si confermava "l'impegno a non consentire l'ulteriore insediamento di impianti a rischio ambientale", ma subito dopo la schiacciante vittoria di Maggio si ritorna a parlare dei possibili insediamenti del rigassificatore e della torcia al plasma e di un'ampliamento della produzione della centrale di Costa Morena. Naturalmente il tutto condizionato alle preventive valutazioni di impatto ambientale.
Tutto ad un tratto il colpo di scena: Gianfreda, consigliere comunale di Rifondazione comunista, denuncia a mezzo stampa che il Sindaco è pronto a firmare un'ulteriore proroga dell'esercizio a carbone di Brindisi Nord nella conferenza di servizi convocata dal Ministero delle attività produttive per il 26 Settembre.
Da quel momento partono le febbrili trattative in seno alla maggioranza. DS e Margherita, preoccupati per le possibili ripercussioni, si fanno promotori delle iniziative di confronto. Antonino, forte di un consistente numero di consiglieri alle sue spalla, getta la maschera e a muso duro dimostra di non voler recedere dai suoi intenti.
Sono ore in cui succede di tutto. Si parla di ribaltone, di caduta dell'amministrazione, di mercato di consiglieri comunali; poi la maggioranza (con l'eccezione di Rifondazione) trova un comune accordo e lo espleta attraverso un comunicato nel quale si pianifica in 3 punti il futuro programma sugli insediamenti produttivi.
CENTRALE DI BRINDISI NORD: Si dà parere favorevole alla proroga e all'esercizio di un solo gruppo a carbone, con impianti di ambientalizzaizone; favorevoli anche alla contemporanea realizzazione di due gruppi a metano a ciclo combinato. Parere contrario alla realizzazione di un gruppo a carbone da tenere in riserva tecnica (come richiesto dal gestore della centrale).
TORCIA AL PLASMA: Si ritiene necessario acquisire ulteriori elementi al fine di formulare un giudizio.
RIGASSIFICATORE: Parere favorevole solo se localizzato al di fuori del porto, al fine di salvaguardare le potenzialità di sviluppo del porto (movimentazioni di merci, di persone e di containers) e del turismo.
3 mezze decisioni appunto. Rifondazione non ci sta, esce dalla maggioranza ed il giovane e bravo Paolo Taurisano, lascerà l'incarico di assessore alla pubblica istruzione.


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