Economia » 25/11/2004

Il P.I.T. n.7

La Giunta regionale, in questi giorni, è impegnata in una serie di riunioni itineranti per approvare i Pit (Progetti Integrati Territoriale) ed i Pis (Progetti Integrati Settoriali).
Oggi si è svolto, presso il Palazzo della Provincia di Brindisi, il primo incontro della serie che porterà all’approvazione dei 10 PIT individuati dal POR Puglia 2000-2006 e dal relativo Complemento di Programmazione , al fine di sostenere lo sviluppo territoriale con un nuovo approccio che migliori l'efficacia degli investimenti pubblici e aumenti l'effetto leva su quelli privati.

Cosa sono i PIT?
I PIT costituiscono una modalità innovativa di utilizzo dei fondi strutturali incentrata su un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegate tra di loro che convergono unitariamente verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio.
Complessivamente per i dieci PIT della regione Puglia è destinato un ammontare complessivo di risorse pubbliche pari a circa 710 milioni di Euro.

Aspetti essenziali, elementi identificativi e ruolo delle autonomie locali
Gli aspetti essenziali sono:
- la concentrazione degli interventi su azioni finalizzate al miglioramento del contesto socioeconomico e dei sistemi territoriali di impresa, secondo priorità strettamente legate al perseguimento dello sviluppo sostenibile dei territori e coerenti con le strategie e le politiche di sviluppo a livello comunitario, nazionale e regionale;
- l’integrazione progettuale (tra interventi di incentivazione, infrastrutturazione, formazione e servizi);
- precisi ambiti territoriali, destinatari del complesso delle azioni programmate così da attivare e sviluppare le potenzialità ancora inespresse.
I principali elementi identificativi che caratterizzano i PIT nella totalità delle regioni Obiettivo 1 sono i seguenti:
- individuazione dell'idea-forza e della strategia del progetto che si traduce nella definizione di obiettivi specifici;
- identificazione dell’ambito territoriale che costituisce il contesto di riferimento per l’attuazione degli interventi previsti;
- identificazione del soggetto responsabile del progetto dal punto di vista gestionale e di coordinamento;
- individuazione delle modalità gestionali, procedurali e di monitoraggio più efficaci a rendere effettiva la realizzazione del progetto integrato.
La gestione dei progetti integrati richiede un impegno rilevante delle autonomie locali. Ad esse è richiesto di agire come centri di aggregazione di idealità ed interessi, di esprimere una visione condivisa di sviluppo a medio e lungo termine e di orientare e di far convergere risorse ed opportunità verso un obiettivo prefissato.
I soggetti proponenti sono infatti chiamati a svolgere un insieme di attività su scala sovracomunale destinate a produrre effetti prolungati nel tempo, quali:
a) svolgere un costante lavoro di coordinamento e di raccordo sia nell’ambito del partenariato locale, sia nei confronti dei diversi uffici regionali (programmazione, responsabili di misura e di fondo, politiche comunitarie) coinvolti nella programmazione ed attuazione dei PIT;
b) assicurare la più efficace ed efficiente attuazione del programma rispetto alle linee delineate nell’ambito della programmazione sia in termini strategici, sia tecnico-rendicontativi;
c) attuare un efficace sistema di monitoraggio in grado di misurare i livelli di risultato, di realizzazione e di impatto al fine di valutare e massimizzare gli effetti del PIT.

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO DEL PIT N.7:
"Sviluppo di un sistema integrato di servizi di logistica e distribuzione in grado di favorire la connessione tra l'asse nord-sud interno alla Regione e la comunicazione con le altre direttrici dei corridoi internazionali n. 8 e n. 10"

Autonomie Locali
Provincia di Brindisi, Comune di Brindisi, Comune di Carovigno, Comune di Ceglie Messapica, Comune di Cellino San Marco, Comune di Cisternino, Comune di Erchie, Comune di Fasano, Comune di Francavilla Fontana, Comune di Latiano, Comune di Mesagne, Comune di Oria, Comune di Ostuni, Comune di San Michele Salentino, Comune di San Pancrazio Salentino, Comune di San Pietro Vernotico, Comune di San Vito dei Normanni, Comune di San Donaci, Comune di Torchiarolo, Comune di Torre S. Susanna, Comune di Villa Castelli.

Soggetto capofila
Provincia di Brindisi.
N° comuni: 20
Popolazione totale del PIT: 403.923
Tot. Sup. terr. (Kmq): 1.838,80
Densità (Abitanti/Kmq): 216,67

Contesto socio-economico
L’evoluzione del sistema economico della Provincia di Brindisi evidenzia alcune aree di criticità con una tendenza alla stazionarietà dei livelli di sviluppo che richiede interventi tempestivi ed articolati per sostenere quei comparti attualmente in maggiore difficoltà (agroalimentare, abbigliamento e calzature). Vista la scarsa integrazione tra i nodi portuale, aeroportuale e ferroviario, il pieno dispiegamento delle capacità produttive territoriali non può essere legato che allo sviluppo delle attività logistiche e di trasporto organizzate intorno al nodo centrale del porto di Brindisi ed articolate in un sistema produttivo policentrico che si sviluppa lungo le direttrici Nord-Sud (Fasano, Ostuni) e Est-Ovest (Francavilla Fontana). Il territorio presenta una elevata specializzazione nei settori tradizionali dell’economia con produzioni ad elevata intensità di manodopera e con ricorso a fattori di competitività incentrati prevalentemente sui costi. Negli ultimi decenni, tuttavia, l’area ha mostrato una propensione elevata verso i mercati esteri che ha caratterizzato in misura sempre più crescente anche le imprese artigiane.
Il territorio è caratterizzato, inoltre, dalla presenza di Centri di Ricerca & Sviluppo e da grandi gruppi industriali con un ricco know-how impiantistico, di ricerca & sviluppo e di competenze umane, nonché dalla presenza di imprese di minore dimensione presenti in comparti tecnologicamente avanzati come quelli dell’aeronautica.
Dal punto di vista sociale le condizioni economiche dei residenti sono sensibilmente inferiori alla media nazionale e si assiste a una scarsa propensione alle attività di eccellenza sia sul versante dell’iniziativa imprenditoriale, che su quello della specializzazione della forza-lavoro.

Idea forza
Sviluppo di un sistema integrato di servizi di logistica e distribuzione in grado di favorire la connessione tra l’asse Nord-Sud interno alla Regione e la comunicazione con le altre direttrici dei Corridoi internazionali n. 8 e n. 10.
La realizzazione del PIT accelererà il processo di miglioramento dell’offerta dei beni specifici del territorio innalzando la competitività del sistema produttivo locale sui mercati nazionali ed internazionali.
Il PIT interviene, infatti, su più fronti: potenzia la dotazione infrastrutturale di intermodalità già vantata dal territorio; amplia l’offerta di aree attrezzate per nuovi insediamenti produttivi; sostiene la diffusione della cultura dell’innovazione (R&S) e la valorizzazione del capitale umano dell’area; introduce tecnologie innovative nelle imprese per perseguire obiettivi di tutela e/o minimizzazione degli impatti ambientali.

Obiettivo generale
Valorizzare il sistema logistico distributivo così da accrescere la competitività dell’apparato produttivo, generare nuova occupazione, allargare l’area del benessere e migliorare la qualità della vita delle popolazioni del territorio.

Linee di intervento
1. Sviluppo di un sistema territoriale policentrico ed equilibrato e rafforzamento delle infrastrutture per la mobilità
2. Potenziamento delle infrastrutture per la ricerca e per la diffusione delle conoscenze al servizio del sistema produttivo
3. Innovazione e consolidamento delle filiere produttive.

Obiettivi specifici
1. Potenziamento ed integrazione del sistema logistico intermodale dell’area
2. Potenziamento delle aree di insediamento industriale negli agglomerati a maggiore densità imprenditoriale
3. Promozione di uno sviluppo integrato dell’area PIT
4. Realizzazione delle condizioni di pari visibilità di tutto il territorio provinciale attraverso il massiccio ricorso all’innovazione informatica e telematica.
5. Definizione delle condizioni di pari accessibilità di tutto il territorio provinciale rispetto alle infrastrutture per la diffusione delle conoscenze
6. Valorizzazione del capitale umano dell’area

Piano finanziario
In dettagli le misure e la quota pubblica di finanziamento stanziabile.
3.07: Formazione Superiore (€ 5.868.335)
3.11: Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità, emersione del lavoro non regolare. (€ 1.105.359)
3.12: Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico (€ 1.312.230)
3.13: Ricerca e sviluppo tecnologico (€ 2.310.000)
3.14: Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro (€ 2.748.587)
4.01: Aiuti al sistema industriale -PMI e Artigianato- (€ 13.860.000)
4.02: Interventi di completamento e miglioramento delle infrastrutture di supporto e qualificazione dei bacini logistici dei sistemi produttivi locali. (€ 7.171.692)
4.20: Azioni per le risorse umane -Settori SISTEMI INDUSTRIALI, dell'AGRICOLTURA, TURISMO, COMMERCIO- (€ 2.460.008)
6.01: Adeguamento e miglioramento delle reti di trasporto (€ 25.140.000)
6.02: Società dell'Informazione (€ 4.686.400)
6.04: Risorse umane e società dell’informazione (€ 2.099.994)

In totale il PIT n.7 è destinatario di un ammontare complessivo di risorse pubbliche pari a € 68.762.605

Di seguito il link per il download del testo integrale del Pit n.7 dal sito internet della Provincia di Brindisi:
Formato word (2939 Kb)
Formato zip (650 Kb)