Approfondimenti » 26/11/2004
Focus su "Ti dico la mia"
Brindisi anno “zero”?
Sembra che la città stia cominciando a smuoversi. Cresce la “consapevolezza” di essere parte di un qualcosa, cresce la voglia di poter almeno dare il proprio parere su argomenti importanti che riguardano questo territorio.
Non si spiegherebbe altrimenti il successo sempre più grande degli spazi interattivi di Brundisium.net, vere e proprie piazze aperte di una città che, altrove, sembra voler disdegnare occasioni di confronto.
Tanti e davvero interessanti i pareri dei brindisini lasciati sulla bacheca “Ti dico la mia”.
In tanti anni il primo forum di Brundisium.net ha raccolto veri e propri schizzi di “storia brindisina”, frammenti disegnati da gente comune, con mille storie ed esperienze diverse alle spalle; persone che manifestano la propria idea di Brindisi ed evidenziano la loro soluzione ai problemi. Il tutto avviene in un confronto in tempo reale con gli altri surfer del sito.
Il risultato è uno scambio di idee costante, a volte duro, ma (quasi) sempre nel rispetto reciproco. E questo nonostante (e forse grazie a) quel leggero velo di anonimato che consente di sbilanciarsi ed esternare pensieri che normalmente sarebbero espressi con remora.
Adesso pare che gli affezionati (e no) della bacheca telematica abbiano compreso che a Brindisi si sta giocando la” Partita di tutte le partite”. Dopo le ultime consultazioni elettorali e sulla spinta di "moti" popolari, pare si sia preso coscienza di dover cambiare le linee di sviluppo, o quanto meno, di far rispettare quelle regole e quelle convenzioni già stabilite a tutela di popolazione e territorio. C'è la volontà di voler disegnare da NOI una “Nuova Idea di Sviluppo”.
Questo improvviso cambiamento di rotta appare aver messo sul chi va là sia i grossi gruppi industriali già presenti sul territorio che, soprattutto, quelli che vorrebbero insediarsi, nel più grande “Polo Energetico Europeo”.
Negli ultimi giorni, anche in vista della manifestazione del 4 dicembre contro la costruzione del Rigassificatore , i messaggi lasciati sul “Ti dico la mia” si sono intensificati sen non in quantità, almeno in qualità.
In tanti, infatti, hanno voluto esprimere la propria opinione, pro e contro il rigassificatore.
Questi messaggi- è cosa nota- vengono letti con attenzione anche da persone che rivestono un ruolo pubblico.
Qualcuno di essi si limita a farci i complimenti di persona per aver creato questa piazza virtuale (anche se noi il merito va essenzialmente a tutti quelli che la rendono interessante con le proprie idee), altri, invece, ci inviano delle mail raccontando il proprio punto di vista.
E' il caso, ad esempio, di Giusy Carruezzo, presidente Fondazione "F. Rubino", che con un intervento che pubblichiamo con vero piacere desidera rispondere a due navigatori del sito, “marta” ed “abc”.
Di seguito, riportiamo il messaggio di “abc” lasciato sulla bacheca e la risposta di Giusy Carruezzo:
Messaggio del: 22/11/2004 22.54.27
Nome: abc
E-mail:
Titolo: chiaritevi le idee
Messaggio:
impera l'ignoranza !! (della materia ovviamente) e non per propria colpa; perchè anche le navi che trasporteranno il metano lo faranno(come già fanno) in fase liquida, ma senza però portarlo ad alta pressione, bensì a sfruttando le basse temperature. Le gasiere che invece trasportano il gas (GPL e Propano ) liquefatti sotto pressione, sono quelle che ormeggiano OGGI ogni giorno a Costa Morena. Chi volesse fare un attentato, lo potrebbe fare benissimo anche in questo momento. (purtroppo).
Punto 2, a furia di farsi la guerra per il proprio orticello, Brindisi ha già ceduto ad altri (leggi Bari) quello che è stato il fiore all'occhiello della città, e cioè il traghettamento verso Grecia e Turchia, da ormai quasi un decennio. Avete visto il terminal passeggeri e croceristi di Bari ? e quello di Igoumenitsa ? e quelli di Civitavecchia ?Avete visto quello di Costa Morena ? un hangar ! Sono le infrastutture che funzionano, che attirano i passaggi, non le chiacchiere ! Stendiamo un velo pietoso và!
Punto 3, si vogliono i turisti ? benissimo e dove li mettiamo ? dove li portiamo ? sulle spiagge sporche fino a luglio ? senza servizi e senza trasporti ?
Facciamoci furbi !
Tutto si può fare se fatto per bene, basta volerlo.
La risposta ad abc di Giusy Carruezzo:
Quello che sostieni è, in parte, condivisibile: scelte politiche scellerate hanno svenduto questa città e le sue potenzialità (leggi, porto, aeroporto, patrimonio storico culturale e,perchè no , zona industriale tra le più floride e rappresentative d'Europa) a città come Bari, Ancona ecc. ma....c'è un ma ;o un ritornello paradossale e sconfortante per questa città.
Le scelte politiche in una società democratica vengono effettuate dai governi che la presiedono; i governi, sempre democraticamente, sono espressione dei cittadini che li scelgono con il loro voto! E questo è il punto. Fatto salvo il solito bla,bla.. della legge elettorale becera (lo dico da una vita) e dei partiti che sono scomparsi dopo tangentopoli,sic!!!, chi decide veramente il futuro di una città? I cittadini che votano. Non dimentichiamo che a Brindisi c'è stato un sindaco, e non voglio entrare nel merito delle vicende giudiziarie o personali che non mi appartengono, che è stato eletto con il 72% dei consensi. Pensiamoci: 72 cittadini su 100 hanno votato per un governo della città e delle due l'una:
o erano talmente soddisfatti da premiare chi ha dato loro tanto benessere o erano talmente assoggettati da cedere al bisogno.
Siccome i fatti dicono che in questa città non si vive affatto bene e cresce la povertà io temo "il sacco della città" ebbi adire facile profeta dopo il responso democratico delle amministrative , che pure ho rispettato, del maggio 2002.
Le inchieste giudiziarie, poi, hanno evidenziato, che l'acquisizione del consenso era viziata da fatti che sono al vaglio della magistratura ma che la dicono lunga circa la capacità di un popolo di esprimersi liberamente e compiutamente, e non ne faccio una questione di centro destra o centro sinistra, su problemi che coinvolgono il futuro di una intera collettività a lungo termine.
Ben vengano, quindi, le manifestazioni popolari se servono a smuovere quella patina di disinformazione che è dannosa in tutte le forme di democrazia.
Giusy Carruezzo, presidente Fondazione "F. Rubino"
Di seguito, riportiamo il messaggio di “marta” lasciato sulla bacheca e la risposta di Giusy Carruezzo:
Messaggio del: 23/11/2004 17.47.23
Nome: marta
E-mail:
Titolo: Il 4 dicembre io ci sarò
Messaggio:
Io il 4 dicembre ci sarò. Vi spiego perché. Il governo vuole il rigassificatore a Brindisi e con fare ricattatorio ha convocato Mennitti ed Errico a Palazzo Chigi, per richiamarli all’ordine: con fare irresponsabile, hanno messo a serio rischio l’amicizia con Blair, che adesso minaccia di non dare corso ad altri investimenti in Italia se il progetto LNG non dovesse realizzarsi.
Consapevoli di quanto sia povera la realtà brindisina, i nostri governanti fanno leva sulla fame di lavoro per imporre scelte sconsiderate ad un territorio ormai da tempo relegato allo sviluppo insostenibile.
Ma del resto, cosa importa se Brindisi è già il primo polo energetico italiano?
Cosa importa se una legge dello Stato impone di delocalizzare gli impianti a rischio proprio nell’area in cui dovrebbe realizzarsi il rigassificatore?
Cosa importa se ENEL ha chiarito che quel gas non verrebbe utilizzato per le centrali di Brindisi, che continuerebbero a funzionare a carbone?
Cosa importa se nelle famiglie brindisine il tasso di mortalità per tumori è inspiegabilmente al di sopra della media nazionale?
Cosa importa se negli ultimi anni il traffico dei combustibili ha monopolizzato l’economia del porto e condizionato ogni scelta “politica”?
Cosa importa se i lavoratori assunti oggi da Ferrarese e compagni per il rigassificatore saranno gli ennesimi cassintegrati di domani?
A me importa. Importa tantissimo.
La nostra città ha dato tanto, non può dare di più.
Abbiamo diritto ad un futuro diverso, che non sia solo carbone ed affarismo.
Lasciamo Antonino alle sue interviste e alle sue azioni pseudo-benefiche. La buona notizia è che appartiene al passato.
In questo momento guidano la nostra comunità due persone che appartengono a schieramenti opposti, ma dimostrano entrambi lo stesso senso di responsabilità e la stessa determinazione nel perseguire il bene comune.
Facciamo loro sentire quello che pensiamo, facciamo in modo che sappiano quello che vogliamo. Ho certezza che non ignoreranno la nostra voce.
Per questo io il 4 dicembre ci sarò. Contro il rigassificatore, contro il carbone, per un futuro diverso, possibile, sostenibile.
Spero di vedervi tutti.
La risposta a “marta” di Giusy Carruezzo:
Brava, Ok: questa è la posizione giusta, equilibrata senza pregiudizi e con la voglia di guardare avanti.
Non mi soffermo a ribadire le motivazioni per cui io ci sarò il 4 dicembre, le ho più volte ribadite nelle istitizioni e nelle pubbliche occasioni ma mi associo al tuo appello perchè tanti, tantissimi decidano di esserci come noi il 4 dicembre perchè questa città cominci a pensare ad un modello di sviluppo che sia confacente alle potenzialità ed alle esigenze dei cittadini e non agli interessi di un partito trasversale che c'era e c'è e che va stanato e sbugiardato con la volontà popolare ed il coinvolgimento dal basso. A prescindere di quello che reclama il caro Tony Blair le cui richieste, purtroppo, fanno seguito ad accordi trasversali risalenti al '99 che mi sono sforzata, quasi isolata, di denunciare nelle sedi opportune. I brindisini non devono più accettare e subire e se sarà necessario, oltre al 4 dicembre, daremo vita ad una mobilitazione permanente andando ad occupare, con una presidio fisso, la zona di CapoBianco dove, a mio avviso, cominceranno i lavori del rigassificatore. Mobilitazione continua senza abbassare la guardi perchè il rigassificatore è l'obiettivo contingente ma la battaglia deve essere per tutti e per chi ci crede: nuovo modello di sviluppo. MOBILITIAMOCI e PASSAPAROLA.
Giusy Carruezzo, presidente Fondazione "F. Rubino"
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