Approfondimenti » 11/12/2004
Malagoli Day di Pierpaolo Piliego
Sedici anni sono sicuramente tanti, ma non troppi per dimenticare uno come lui.
E così nonostante a giugno si fosse celebrato il sedicesimo anniversario della sua scomparsa, Claudio Malagoli resta comunque uno degli “indimenticabili” della storia della palla a “spicchi” brindisina.
A tal punto da dedicargli un palazzetto dello sport e ritirare la gloriosa maglia numero “20”.
Troppo ingombrante quella canotta, troppo importante, specialmente se si assegna con tanta leggerezza ad un certo Sick, un “giocatore” (considerata l’irriverenza del paragone) che da un paio di mesi ha ormai fatto perdere le sue tracce.
Allora, meglio correre ai ripari, per evitare che ciò accada e ritirarla, per conservare l’indelebile ricordo di “Lupetto” Claudio Malagoli, non uno qualsiasi, un personaggio fuori e dentro il campo, uno che ha fatto grande la pallacanestro brindisina, che a sua volta ha fatto grande lui.
Così domani pomeriggio alle ore 16, avrà inizio la cerimonia con la quale si intitolerà il Palestrone di contrada Masseriola, quello per intenderci adiacente al palazzetto dello sport “Elio Pentassuglia”, allo stesso Malagoli.
Inoltre tra il primo e secondo tempo della partita in programma sempre domani, alle ore 18, tra la Prefabbricati Pugliesi Brindisi e il Ruvo, sarà ufficialmente ritirata la maglia numero “20” quella del compianto cecchino di Novellara, che in serie A ha realizzato ben 6.093 punti e ha vestito per 31 volte la maglia Azzurra.
Il tutto avverrà alla presenza del figlio Luca, che ormai vive a Udine, dove il resto della famiglia Malagoli (la moglie Anna e la figlia Giorgia) si è ormai da tempo trasferita.
In questo week-end brindisino, Luca Malagoli sarà accompagnato da Davide Michelic, giornalista friulano (responsabile dell’area comunicazione della Snaidero Udine) che domenica mattina presenterà presso la sala “Mario Marino Guadalupi” di Palazzo di Città, la biografia dal titolo “Claudio Malagoli, la mano di una colt” che sarà in vendita anche al palazzetto durante Brindisi-Ruvo.
Il libro è sicuramente l’occasione per intitolare il Palestrone a Malagoli, un’idea nata già un paio di anni fa all’ingegnere Bernardino Galizia, allora presidente di una locale formazione di basket.
Il resto poi lo ha fatto l’arrivo a Brindisi di un altro Claudio, questa volta Bonaccorsi, che ha scatenato l’entusiasmo della gente, che sui forum dei siti internet hanno lanciato questa provocazione.
"Sono veramente lusingato da tutto ciò", ha dichiarato Luca Malagoli. "Questa è l’ennesima manifestazione di affetto di una città che non ha mai dimenticato mio padre. Ma al tempo stesso la mia famiglia è rimasta profondamente legata a Brindisi. L’ultima volta che ci sono stato è stato lo scorso anno e ho incontrato tanta di quella gente che a distanza di anni ancora si ricorda di noi. Il ritiro della maglia numero “20” e l’intitolazione del palazzetto sono degli attestati che vanno oltre un semplice ricordo. Questo significa che a Brindisi il basket è uno sport del quale la gente è troppo innamorata. Quei tempi appartengono alla storia sportiva di questa città; la serie A è ancora nei ricordi di questa gente che mai come in questa stagione – conclude Luca Malagoli - spera di poter rinverdire i vecchi fasti. Anche perché Brindisi merita veramente la massima serie".
Pierpaolo Piliego
Nuovo Quotidiano di Puglia - 11/12/2004
Clicca qui per il VIDEO MALAGOLI DAY: eravamo in 5.000 ...
|