Approfondimenti » 16/12/2004
Le dimissioni di Errico
Improvvisie ed inattese sono giunte le dimissioni del Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi, Michele Errico, al termine di un Consiglio infuocato e di diverse riunioni e discussioni tenute anche al di fuori dell'assise.
La causa della decisione di Errico è da ricercare nella diversità di vedute tra il Presidente, supportato da Rifondazione Comunista e Verdi, ed i consiglieri di maggioranza (e di opposizione) sull'assetto azionario della costituenda società Multiservizi, soggetto che dovrebbe stabilizzare i 107 Lavoratori Socialmente Utili della Provincia.
Il motivo del contendere è l'annosa questione delle società miste: atteso che il pubblico possa tutelare maggiormente gli interessi dei ceti più deboli è giusto far gravare l'intera gestione sul bilancio degli enti?
Errico, a differenza di Ds e Margherita e buona parte dell'opposizione che vedono di buon occhio l'ingresso dei privati, desidera che la totalità delle azioni della nuova società sia detenuta dalla Provincia.
La decisione di Errico di rassegnare le dimissioni nelle mani del Segretario Generale è stata adottata dopo che il Consiglio Provinciale ha votato, a maggioranza, il rinvio della delibera inerente l'approvazione dell’atto costitutivo e delle norme di funzionamento della sociatà (a totale assetto pubblico), delibera in precedenza approvata dalla Giunta provinciale e che il Consiglio .
Errico ha spiegato le sue decisioni tramite un comunicato stampa ed una conferenza stampa.
"Oggi si è consumata una pagina nerissima per la democrazia di questa città- si legge nel comunicato-. Si è dato il via ad una crisi politica di dimensioni enormi che non sappiamo quali sviluppi potrà avere".
Errico ha dichiarato pubblicamente che la sua decisione era necessaria in quanto non poteva disattendere gli impegni assunti in campagna elettorale proprio in merito alla questione lavoro e alla stabilizzazione dei rapporti di precariato.
Durante la conferenza stampa Errico si è detto amareggiato del cambiamento di indirizzo di alcuni consiglieri provinciali
"dopo tre mesi di discussioni, un accordo praticamente raggiunto da parte di tutte le forze politiche e l’approvazione della delibera da parte della Giunta".
Sull’ipotesi di eventuali ripensamenti Errico (che ha 20 giorni di tempo per ritirare le dimissioni) ha sostenuto che rivedrà la sua posizione "solo nel caso in cui le forze politiche decideranno di sedersi attorno ad un tavolo e di proseguire il programma che abbiamo presentato in campagna elettorale".
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