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Isola di G. Sciarra: Vasellina



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Isola di G. Sciarra » 07/02/2005

Vasellina

Il presidente della provincia Michele Errico non ha fatto in tempo a firmare la denuncia contro lo stato italiano per inadempienze alle norme europee, il sindaco Domenico Mennitti non ha fatto in tempo a denunciare il grave attacco alle istituzioni locali sulla capacità delle proprie autodeterminazioni che il Ministero delle Attività Produttive ha con proprio decreto autorizzato il progetto di massima della LNG Brindisi per il collegamento tra l’impianto di rigassificazione (che si vorrebbe fare, ma che la città non vuole) e il metanodotto della SNAM.
Se qualcuno avesse giudicato le dichiarazioni e azioni delle istituzioni locali come mere esternazioni o come velleitarie ora, costoro, dovrebbero essere fortemente in imbarazzo nel continuare a sostenere tali tesi, poiché siamo in presenza di una gravissima decisione del ministero, quindi del governo, che non tiene in alcun conto della realtà locale.
Un atto che forse noi brindisini non riusciamo a valutare nella sua piena gravità giacché, purtroppo, siamo stati abituati ad atteggiamenti e decisioni prevaricatori da parte del governo (a prescindere dalle occasionali coloriture politiche). Ad esempio la centrale Brindisi Nord (Enel prima, Edipower poi), si può tranquillamente assicurare che è una “miracolata” del governo, e con altrettanta tranquillità si può affermare che più che il carbone ciò che le ha consentito di marciare, a dispetto delle leggi, sono stati proprio i decreti emessi in deroga a queste.
Ora, l’ennesimo sgarbo alla città si è consumato.
Il sindaco Mennitti ha prontamente protestato, annunciando opposizione legale per quelle che saranno le sue competenze amministrative e a quanto si legge supportate da una lunga serie di valide motivazioni.
Ma da questi poteri forti che hanno le spalle coperte dai più alti ranghi della politica e delle istituzioni governative (ripeto non è una questione di destra o di sinistra) pensate forse che per queste minacce abbiano perso un minuto del loro sonno?
E’ lecito dubitarne.
Allora, direte voi, siamo fritti, non c’è più niente da fare.
Ecco, io questo non oserei affermarlo. Mai dire mai, declamava il titolo di un film.
Guardiamo la vicenda.
Da una parte c’è la LNG (Britsh Gas in combutta con la “famigerata” Enel) con tutti i suoi miliardi di euro e di sterline, con forti appoggi sino ai livelli più alti, dal politucolo locale a Silvio Berlusconi e, se è possibile, anche più in su.
Dall’altra, una città forte soltanto della sempre maggiore presa di coscienza e conoscenza dei gravi problemi.
Vista così la partita sembrerebbe persa, considerati anche i precedenti.
Ma avrete notato che da qualche tempo a questa parte chi era a favore, anche in maniera chiassosa spesso scomposta, scopiazzando manifestazioni e facendo una serrata opera di marketing, ora è più silenzioso, mantiene un profilo più basso.
Perché? Forse qualcuno avrà disegnato una strategia diversa, valutando che più chiasso si fa, più si alza la tensione e l’attenzione della gente la quale, sicuramente, come si sarà ampiamente notato non è dalla loro parte. Quindi, ritenendo come unico reale pericolo la forza che la gente, l’opinione pubblica può riuscire ad esprimere, avranno convenuto che è più conveniente stare calmi, fare calare un velo di silenzio sulla questione, poiché, avranno concluso, con meno chiasso più facilmente ed inosservati passeranno tutte le decisioni atte a realizzare i loro scopi.
Un bel giorno i brindisini si alzeranno e si troveranno con i lavori per il rigassificatore iniziati, a quel punto il gioco è praticamente fatto.
E così, piano, piano … vorrei usare un’espressione scurrile, ma mi astengo.
Allora miei cari concittadini se a voi questo sta bene, se avete davvero voglia di farvi turlupinare per l’ennesima volta, se ci state ad essere presi (se vi va bene) a pesci in faccia, girate la testa dall’altra parte. Fate finta di niente.
Se al contrario avete voglia di gridare basta, di darci un taglio a questo andazzo, di pretendere che quanto vi hanno promesso durante le elezioni sia portato a termine, state all’erta, le occasioni per far sentire la vostra voce non mancheranno.
Decidete voi purché passeggiando sul sempre più deserto e disastrato corso non vi lamentiate, la smettiate di bofonchiare. Ognuno ha quel che si merita.
Sia chiaro questa non è un istigazione alla rivolta, bensì un invito ad alzare la testa, a trovare la dignità necessaria, a non sentirsi e a non essere cittadini di serie inferiore, ad avere la forza di far sentire le proprie ragioni e ricordate che è tempo di elezioni fra pochissimo si terranno quelle regionali e poco dopo le nazionali.
Non accontentatevi che le solite parole e promesse aleggino nell’aria, per una volta pretendete che tocchino la terra, pretendete fatti concreti da toccare subito con mano.
Ora, subito.

Giorgio Sciarra


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