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Stelle e Strisce: Sulle orme di Buffalo Bill



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Stelle e Strisce » 29/03/2005

Sulle orme di Buffalo Bill

Denver e’ una citta’ che si trova a 1600 metri sul livello del mare (o come direbbero qui un miglio). Come tutte le citta’ che sono situate su un plateau, circondata da montagne piu’ alte, generalmente ha sempre uno splendido sole ed una temperatura molto elevata anche nei mesi invernali.
Puo’ capitare ovviamente che il tempo cambi repentinamente e ci si trovi, dopo una giornata soleggiata, sotto una pioggia di candida neve. Quando poi questa candida neve cade ininterrottamente per due giorni di fila, alla luce dei primi raggi di sole, la voglia di abbandonare la casa e andare a fare una gita diventa quasi una necessita’.
La natura del Colorado e’ incredibile e riflette nel suo nome paesaggi da favola dai colori intensi e splendidi durante tutte le stagioni.
Qualche settimana fa, mentre andavamo a Steamboat Spring, avevo notato sull’autostrada un cartello che indicava la tomba di Buffalo Bill. Il solo nome mi aveva portato la mente verso orde di indiani ululanti vestiti di pelli di animali che scorazzavano a cavallo in queste terre, tra i boschi ed i fiumi. Non potevo perdermi questa attrazione turistica!
Mentre la neve si scioglie sul ciglio della strada, la nostra macchina si inerpica su strade di montagna dove i segnali a triangolo che indicano la presenza di animali allo stato brado e’ una certezza, non solo una semplice eventualita’. Incrociamo un gruppo di cervi che ci guarda con sospetto mentre attraversa la strada. Ci muoviamo adagio per evitare di scontrarsi con uno di questi animali vaganti.
Arriviamo finalmente alla tomba e al museo situati sulla “lookout mountain” ( montagna belvedere) costruito in onore di William Cody, in arte Buffalo Bill. La tomba in se e’ molto semplice anche perche’ doveva essere solo una sepoltura temporanea in attesa di una struttura molto piu’ grande, che non e’ mai stata realizzata. Ma la visuale dalla tomba giustifica la ragione della nostra visita e la richiesta dello stesso Buffalo Bill di essere sepolto li’.
Da qui si domina l’intero plateau, con la city di Denver ed i suoi grattacieli sullo sfondo. Le montagne rocciose di colore rosso sgargiante dalle forme inusuali e cavernose sembrano nascondere ancora la presenza degli indiani armati di frecce e coltelli.
Nel 19° secolo, William Cody divenne famoso per il suo coraggio nell’attraversare queste terre per portare viveri e rifornimenti ai pionieri del west, a quella eterogenea massa che cercava in queste terre lontane e ancora inesplorate fortuna. La corsa all’oro era uno di questi miti che influenzo’ un po’ tutti. Ma c’erano anche molti immigrati che contribuirono a costruire la linea ferroviaria che uni’ finalmente l’est all’ovest. Il rischio di finire ammazzati e depredati per mano degli indiani era veramente alto. Per questo chi, come William Cody riusci’ ad attraversare questa terra indisturbato per decenni, divenne subito una figura leggendaria. Aveva imparato a galoppare ed a maneggiare le armi dai suoi nemici. Riusciva a cacciare i bufali a cavallo con la destrezza degli indiani, che da questi animali ricavavano tutto cio’ che a loro serviva prima dell’avvento degli europei. Con gli indiani stessi pare ebbe sempre un rapporto di estremo rispetto.
Gli indiani divennero infatti parte del suo show itinerante il Wild West Show che ricreava la vita nel far west e che tocco’ diverse citta’del mondo anche italiane. Da qui la sua fama varco’ i confini statunitensi per diventare mondiale.
Non stupisce che al suo funerale presero parte 25.000 persone. Sua moglie, di origine italiana, disse che suo marito le aveva chiesto di essere sepolto li’ sulla “lookout mountain”. Nessun posto infatti potra’ mai rappresentare meglio quella strada tra l’est e l’ovest bagnata di sangue ma anche di epiche ed eroiche avventure.

Gabriele D'Errico
Denver - Colorado

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