Stelle e Strisce » 21/06/2005
Flying Tigers
Ad incontrarlo oggi non si direbbe. Con la sua esile barba bianca lunga sotto il mento, le sue spalle ricurve su un corpo appesantito dall’eta’ ricorda piu’ le rappresentazioni dei filosofi e letterati cinesi. John Yee e’ stato anche un professore qui in America. Ma prima di trasferirsi dall’altra parte dell’oceano pacifico ha fatto parte del famoso squadrone “ Flying Tigers” (tigri volanti) , un gruppo di audaci combattenti che si distinse durante la II Guerra Mondiale in azioni contro le truppe di occupazione giapponese.
Dotati di aerei obsoleti e privi di qualsiasi supporto tecnico e logistico, questo gruppo capitanato da Claire Chennault, un ex ufficiale dell’aviazione americana, riusci’ ad indebolire e a rendere inefficaci molti degli attacchi portati dai caccia giapponesi sul territorio cinese.
La base delle operazioni era Kunming (Yunnan) nella Cina Sud-Occidentale, citta nativa di John Yee. Situata su un plateau a circa 1800 metri sul livello del mare e quasi ai limiti della fascia tropicale, Kunming e’ conosciuta in Cina come la citta’ dell’eterna primavera . Fu l’ultimo caposaldo della cosiddetta “Cina Libera”. Da qui Chang Kai Sheh, prendera’ il volo verso Taiwan, lasciando il controllo dell’intero territorio cinese all’esercito di liberazione di Mao Ze Dong. Ma questa e’ la storia degli ultimi cento anni.
Kunming e’ stata anche il crocevia di tutti gli scambi tra l’India e la Cina. Da qui passavano i taoisti cinesi di ritorno dall’India in groppa ai muli, con i testi indiani buddhisti da decifrare, lasciando tracce indelebili sul territorio.
Lo Yunnan e’ anche la casa di 25 gruppi etnici distinti e diversi, che vanno dai Dai ( parenti prossimi dei thailandesi) che vivono nell’estremita’ sud della regione, ai tibetani che vivono nella zona dello Shangrila, il cosiddetto “paradiso in terra”.
Kunming, la capitale di questa provincia, sta tentando negli ultimi anni di diventare la capitale di tutto il sud-est asiatico. Un progetto ambizioso, ma per nulla impossibile.
Per questo ha stretto relazioni internazionali, organizzando fiere, meeting e quant’altro per farsi conoscere oltre la muraglia.
Si e’ gemellata con diverse citta’ intorno al mondo. Una di queste e’ proprio Denver. Il lavoro di costruzione di questo gemellaggio e’ stata l’opera paziente di John Yee, che continua tutt’oggi. A capo della commissione che stabilisce le relazioni tra le due citta’, invita a partecipare ai lavori tutti coloro che hanno avuto un rapporto diretto con Kunming e Denver.
Quando John ha saputo che avevo vissuto circa 4 anni nella sua Kunming mi ha proposto di far parte della commissione. Mi sono ritrovato cosi ad una cena di benvenuto ad un gruppo di studenti di Kunming in visita a Denver. Dovro’ partecipare anche al Dragon Boat Festival e forse anche competere in una imbarcazione. Gli scambi per adesso sono solo di natura culturale, ma le pressioni da entrambe le parti porteranno presto a sviluppi di natura commerciale.
John Yee ascolta le storie di chi ha conosciuto Kunming in questi anni, dei suoi cambiamenti, del suo volto moderno e cosmopolita.
Poi, centellinando il suo te, ti racconta la Kunming che noi non abbiamo conosciuto, fatta di immagini vivide nella memoria di un combattente.
Gabriele D'Errico
Denver - Usa
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