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Stelle e Strisce: Dollaro vs Yuan



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Stelle e Strisce » 02/08/2005

Dollaro vs Yuan

La Yuan, la moneta cinese, non è ancora molto famosa ( molti la confondono con lo Yen giapponese, per la similarità nel suono) eppure è già tanto importante da condizionare gli sviluppi economici mondiali.
Nel 1993 feci la mia prima esperienza in una banca cinese.
Cambiai i miei primi cento dollari in moneta locale. Uno studente straniero mi aveva consigliato due cose: di non cambiare i soldi in banca ma dal fioraio e che se proprio insistevo a cambiare i soldi in banca, di portarmi un bel libro perchè l’operazione avrebbe richiesto almeno un’ora.
Ero appena arrivato in Cina e non avevo tanta voglia di capire chi fosse il fioraio e perchè avesse un’istituto di credito parallelo.
Entrai perciò in banca e aspettai più di quindici minuti solo per ricevere un disco di cartone con un numero impresso sopra. Dopo altri quindici un cassiere chiamo il mio numero e mi chiese che tipo di operazione avevo intenzione di fare.
Gli spiegai che volevo cambiare il biglietto verde in valuta locale. L’impiegato prese i cento dollari in mano e li esaminò attentamente contro il fascio di luce che penetrava dalla finestrella.
Subito dopo mi diede un nuovo dischetto (questa volta di metallo) con lo stesso numero impresso sopra e mi invito a sedere.
I miei cento dollari fecero il giro completo di tutti gli impiegati, seduti intorno ad un tavolo a forma di ferro di cavallo. Ognuno di questi cassieri analizzava il biglietto verde, compilava un foglietto, faceva due conti spostando le palline nell’abaco, apponeva un timbro rosso e passava il tutto all’altro collega.
A metà del giro, insieme ai mie cento dollari, comparvero le banconote cinesi e l’operazione diventò ancora più complessa.
L’impiegato doveva controllare i miei cento dollari e nello stesso tempo contare la valuta locale.
Alla fine, dopo quarantacinque minuti, ricevetti i miei primi Yuan.
Si trattava di una versione fatta apposta per gli stranieri i FEC, in tutto simile alla moneta che circolava regolarmente con la sola differenza di una vistosa scritta in inglese sul lato destro, ed al fatto che erano sempre biglietti estremamente puliti, perchè erano gli unici che potevano essere eventualmente ricambiati in valuta straniera (quindi rimanevano in circolazione il tempo necessario per essere ricambiati in banca).
All’epoca i cinesi non potevano possedere per legge valuta straniera.
Gli stranieri in teoria dovevano utilizzare solo i FEC, la moneta per gli stranieri, che si trovava solo in banca. Ma la realtà era diversa.
I FEC avevano un valore sul mercato superiore alla moneta comune per la loro possibilità di essere cambiati in dollari.
Non solo. Cento dollari cambiati al mercato nero erano circa il doppio del cambio fatto in banca. Così quando ebbi necessita di cambiare di nuovo feci la stessa cosa degli altri studenti: andai dal fioraio.
Appena fuori dal campus universitario, c’era questo piccolo negozietto con quattro fiori (di numero) rinsecchiti in quattro vasi. Un’ unica persona comprava dollari dagli stranieri e li rivendeva ai cinesi.
I FEC furono aboliti per legge qualche anno dopo. Il cambio con il dollaro fu fissato 1 ad 8 e praticamente da quel momento in poi è stato quasi sempre lo stesso, per oltre 10 anni.
Nel frattempo però le economie mondiali sono cambiate.
Hanno avuto degli scossoni notevoli ed il valore delle valute avrebbe dovuto riflettere l’andamento delle loro economie.
Questo è avvenuto un pò ovunque ma non in Cina. Proprio la Cina però, con il suo miracolo economico, avrebbe dovuto correggere il valore della propria moneta in sù.
Le pressioni di questi ultimi tempi, da parte dei vari governi occidentali, hanno finalmente raggiunto il proprio scopo. La banca centrale cinese ha eliminato l’ancoraggio fisso al dollaro e lascerà la propria moneta fluttuare in uno stretto margine con un paniere di monete forti. In parole povere si comporterà non diversamente da quello che hanno sempre fatto tutte le banche centrali dei paesi economicamente sviluppati.
Se la moneta cinese si apprezzerà nel tempo, come tutti si aspettano, il valore delle merci in esportazione salirà. Quindi permetterà ai prodotti occidentali di competere maggiormente con i prodotti cinesi di quanto hanno fatto fino ad ora. Ma il gioco dei cambi ha delle ripercussioni notevoli anche su un’altro fronte: il debito americano.
Fino ad oggi il governo cinese è stato il maggiore acquirente di titoli del tesoro americano, creando una riserva elevatissima.
Attualmente si potrebbe dire che gran parte del debito americano ( vertiginosamente elevato) è nelle mani del governo cinese. Le due economie sono per questo legate da un vincolo indissolubile.
Se la Cina smette di acquistare dollari, l’economia americana si troverebbe in gravi difficoltà con l’unica possibilità di elevare il costo del denaro ( per adesso molto basso) ed eventualmente le tasse.

Gabriele D'Errico
Denver - Usa

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