Brindisi vista da... » 30/08/2005
Un po' di proposte... di Marco Ingrosso
Caro Luigi,
Il mio pensiero è stato malinterpretato. Puo' darsi non mi sia espresso bene. Ripeto quindi il concetto. Lo stato attuale di Brindisi non scaturisce solo da colpe di una classe politica dimostratasi inadeguata alle esigenze della città; esso è soprattutto figlio dell'inerzia della società brindisina (in altre parole di me, di te …e di tutti i brindisini), percké come ho detto la classe politica è lo spaccato della società che rappresenta.
Questa stessa società che ha fatto per qualche decennio dell'illecito il suo cavallo di battaglia, dell'illegalità il suo status simbol. Ma non mi sto a dilungare sulla questione, non voglio scadere nella retorica.
Vorrei piuttosto spostare l'attenzione su cosa si puo' fare o proporre all'amministrazione. E' piu' utile per tutti.
Ho letto da qualke parte alcune proposte interessanti sul porto, aeroporto, lungomare, Castello ecc … proposte tutte interessanti.
Poi perké continuare a insistere su uno sviluppo industriale pesante che gli anni hanno dimostrato non portare alcun beneficio di lunga durata?.
Si vuole puntare sul turismo? Che si faccia allora … ma seriamente. Con progetti finanziariamente sostenibili.
Poi perké non migliorare le infrastrutture, condizioni essenziale per avviare un'impresa?
Perké non incentivare l'imprenditoria?
E soprattutto perké non puntare su dei candidati alle politiche con forte senso di responsabilità in grado di portare del valore aggiunto alla città; con dei programmi chiari; obbligarli settimanalmente a illustrare alla cittadinanza brindisina cosa è stato fattto a tutela/vantaggio di Brindisi.
Dovremmo impegnarci e obbligare i vari partiti di puntare su dei candidati autorevoli e non le solite mezze figure imposte da loro imposti (da premettere ke i nostri partiti sono le brutte controfigure dei rispettivi partiti nazionali).
Ad esempio, il nostro sindaco sarebbe perfettamente candidabile alle politiche e perké ha un passato politico di tutto rispetto e perké stimato a livello nazionale. Invece, mi pare ke i candidati saranno altri.
Stesso discorso da farsi con i candidati provinciali e comunali.
Tema Università: perké non pensare ad un Istituto euromediterraneo dove formare giovani europei e nord africani su tematiche atte a migliorare i rapporti fra le due culture. Potrebbe essere un centro di eccellenza in materia.
Camera di commercio: perké non iniziare ad assumere gente "competente" in gardo almeno di parlare italiano, inglese, francese e spagnolo? Chiedere il cinese o l'indu' è tanto ..ma di li bisognerà passare.
Se vuoi posso dilungarmi sulla lista di proposte, se vuoi.
Ultima rettifica. Sulla questione sindacato, non c'è bisogno che legga libri in materia per apprendere quanto abbia inciso, positivamente, la sua azione sulla società occidentale moderna. Tuttavia, il punto è un altro; la nostra società è cambiata sensibilmente negli ultimi anni; il sindacato non è riuscito a mantenere il passo. Non si puo' continuare a rappresentare la società moderna come uno scontro di classe fra padrone e operaio. Nel mezzo, oggi ci sono tante altre classi che non sono riportabili né a uno né all'altro gruppo; e poi diciamoci la verità quale lavoratore si sente oggi tutelato dal sindacato? Non un giovane come me, sicuramente. Dal mio punto di vista, il sindacato (attuale specifico) ha esaurito il suo compito. Cominci a capire effettivamente quali sono le esigenze del giovane lavoratore di oggi: innanzitutto meritocrazia nel modo del lavoro, flessibilità in entrata e in uscita dal mercato del lavoro etc … Si sieda al tavolo e discuta con il governo (di sinistra o di destra che sia) e faccia meno il partito politico!
Marco Ingrosso
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