La mostra ormai ha preso coraggio e i film si fanno sempre più interessanti... finalmente torna il grande Terry Gilliam (Brazil, La leggenda del re pescatore)con "I Fratelli Grimm" più che film una fiaba con vari accostamenti a Cappuccetto Rosso, Pollicino e scorre con grandi colori e fantasie ma chiaramente non siamo sul tetto del suo talento innato.
Poi esordisce il primo film italiano in concorso cioè "I giorni dell'abbandono" di Faenza tratto dal libro omonimo di Elena Ferrante. In questo film c'è il percorso lacerante di una donna(Margherita Buy) in una autodegradazione tra progressive allucinazioni e confusioni mentali.
Insomma un film estremo e convincente. Arriva il turno di Abel Ferrara che torna ad un suo argomento che tiene a cuore: la religione (visto già a Il cattivo tenente)... risulta alla fine un film sull'inestricabile miscuglio di spiritualità ma anche sull'amore, il tradimento e le conseguenze fatali del cinema.
In sala ci sono molti fischi ma io rimango in silenzio estasiato da questo film...
spostandoci in hotel assistiamo alla conferenza stampa di Battiato col suo Musikanten e delude la sua presunzione sulla validità del film nonostante abbia numerose ragioni su come il pubblico italiano sia ormai abituato solo a film con un filo logico come una fiction.
Nella sezione "Orizzonti" assistiamo al film di Liev Schreiber "Ogni cosa è illuminata" tratto dal libro omonimo di Jonathan Safran Foer, molto difficile trasporlo in film ed invece il regista ci riesce benissimo e noi siamo sicuri che possa avere grandi possibilità di vincere questo premio in questa sezione.
La giornata è stata ricca di emozioni ma siamo già col pensiero del giorno a venire,insaziabili come sempre...
A presto Salvatore
ISEIDO Venezia
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