Cinema » 07/09/2005
Iseido dalla 62ª Mostra del Cinema di Venezia/7
Il sei settembre è un giorno un po’ triste per me e vi spiegherò fra un po’ perché..
Arriviamo la mattina presto per una conferenza interessante sul cinema digitale(3° Digital Cinematography Forum) e riusciamo a mangiare un benedetto cornetto al volo.
Alle 10 in sala Grande c’è Edmond di Stuart Gordon, un film dallo stile narrativo gradevole e non si consiglia con chi già è un tipo ansioso.
Si va in sala incontri e c’è tutto lo staff di ” I giorni dell’abbandono” con Faenza,Zingaretti e Buy.
Parlo un pò con loro e poi mi immortalo in una foto con la splendida Margherita promettendovi che in questi giorni la pubblicherò qui anche se son poco propenso alla celebrità (sehh!)
Ora vi racconto la perla del nostro viaggio, un pò a causa della mia pazzia rinomata e un pò per lo stress accumulato, mi reco alle 15.45 al PalaGalileo per assistere al film “Texas” di Paravidino.. curioso x questo esordio!!
Entro con facilità in sala e mi posiziono comodamente al centro… si spengono le luci e parte il film e mentre passa il titolo vedo “Le passager” e capisco che avevo sbagliato sala(SalaPerla) e non mi resta che ridere da solo e continuare nella visione. Ma devo dire che questo film francese diretto da Eric Caravaca, che aveva esordito col film “Son frere” di P.Chèreau con l’attrice Julie Depardieu, è davvero piacevole e gli applausi vengono spontanei.
Alle 17.15 si passa ad un evento atteso cioè il film di Tim Burton “La sposa cadavere”,un cartone animato pieno di invenzioni e che porta il pubblico in un delirio di piacere…
Questo è il film che chiude i miei occhi verso questa edizione del festival,ecco perché accennavo alla mia tristezza. Io domani mattina devo ritornare nella nostra amata Brindisi perché un amico a quarant’anni si è ricordato di sposarsi e il testimone non può proprio mancare.
Ma non abbandonerò i miei commenti a metà perché qui resteranno miei amici che mi riferiranno dettagliatamente degli ultimi giorni della mostra e quindi vi accompagnerò in questa avventura fino alla premiazione finale.
Avrò solo la fortuna di scrivere dal mio pc di casa senza il fiato sul collo di chi aspetta il suo turno..
Intanto vado verso il mio albergo di Mestre senza girare più lo sguardo verso il Lido, che troverò spero ancora una volta insieme l’anno prossimo con il suo fascino sempre immutabile.
Iseido
Venezia
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