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Brindisi vista da...: "Caro Marco Sgura..." da Marco, Gabriele, Luigi, Carlo



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Brindisi vista da... » 08/09/2005

"Caro Marco Sgura..." da Marco, Gabriele, Luigi, Carlo

L'intervento di Marco Sgura, pubblicato ieri nella sezione "Brindisi vista da..." (leggi qui), ha suscitato notevole interesse, costituendo un altro ottimo contribuito al dibattito costruttivo che da giorni (con grande orgoglio) ospitiamo sul nostro sito.
Tra le diverse e-mail giunte al nostro indirizzo di posta elettronica, oggi ne riportiamo 3, intendendo dar voce, in particolare, ad alcuni navigatori che hanno già partecipato alla discussione; nei prossimi giorni pubblicheremo i nuovi contributi giunti a "Brindisi vista da..." e vi invitiamo ad inviarci altri interventi.

Caro Marco ,
Interessante la tua proposta.
Si potrebbe iniziare con creare una rete di emigranti brindisini e discutere di proposte alternative per Brindisi soprattutto prendendo spunto dalle best practices già messe appunto da altre realtà!
Marco Ingrosso

Ciao Marco e tutti,
sono Gabriele. Il tuo discorso e la tua idea mi piace molto e soprattutto l’approccio è quello giusto.
Tu dici di fondare un partito “Brindisi fuori” (e chi è dentro?), l’idea del partito ossia di una associazione che ha le competenze necessarie per gestire una campagna elettorale in vista dell’assunzione del potere è buona… ma secondo me è meglio iniziare dal basso e cercare di coinvolgere più gente possibile.
Si potrebbe ad esempio
1) Aprire una mailing-list dedicata alla politica di Brindisi dove discutere su argomenti e fare proposte
2) Chiedere a Brundisium.net se è possibile creare, oltre a questo “forum”, una sezione di informazione dove magari iniziare a stabilire in modo preciso le responsabilità politiche, le possibilità di sviluppo concreto, mettere in comunicazione le varie persone che posseggono il know-how necessario per iniziare certe attività ecc…
3) Cercare di coinvolgere “la gente”, magari utilizzando internet (visto che siamo lontani) e magari, quando scendiamo (almeno nel mio caso si tratta di discesa), parlando con le varie persone
Questo potrebbe essere già un punto di inizio concreto: mettere in comunicazione diretta più persone che condividono un obiettivo comune: risollevare Brindisi. Non mi sembra difficile questo primo passo, basta una mailing-list ed un sito di riferimento.
Poi ovviamente sulle modalità per perseguire questo obiettivo (che potranno essere molteplici), sulle linee di azione da seguire, sui tempi e su tutti gli altri punti si potrà discutere in seguito (ricordando sempre che non esiste “un modo giusto” ma “più modalità complementari” per raggiungere un certo obiettivo).
Cosa principale ora è quella di coinvolgere un certo numero di persone e contando i miei familiari e i tuoi, più amici e conoscenti peso che siamo giù a buon punto…non credi?
Dopo aver coinvolto la gente si fa “Informazione” e poi si pensa al resto.
P.S. Gli obiettivi che ci dobbiamo porre dovrebbero essere a medio-breve termine, almeno nella fase iniziale, in modo tale da non avere delusioni e conseguenti riflussi.
Gabriele

Caro Marco,
mi permetterai se ti do del tu, ma in questa rubrica ormai lo facciamo con soddisfazione (ricordi cosa fecero gli svedesi negli anni 70, quando istituzionalizzarono l’eliminazione della terza persona?), ho letto il tuo intervento e tra i molti, devo dire, è quello che mi ha colpito di più.
Perché?. Perché fa una analisi reale dell’esistente, ossia ci descrivi la situazione di fatto. Senza mezzi termini.
Sono anche d’accordo con te, quando dici, che sarebbe bello che la gente (comune?) diventasse protagonista della vita politica; anche senza esperienza (esperienza del volpino? Potremmo farne a meno).
Io che faccio politica da tantissimi anni sono pronto a farmi da parte, pur se non ritengo di essere responsabile di nulla.
Tuttavia, la nostra idea di confronto era legata soprattutto alla necessità di prendere coscienza della situazione, della precarietà assoluta della nostra vita e delle condizioni sociali della nostra comunità. Non abbiamo mai pensato di avere le bacchette magiche, né di trasformare la realtà in un bel paese delle meraviglie, in breve volgere di tempo.
Cominciamo a prendere coscienza di come stanno le cose; invertiamo la marcia. Se lo facciamo ora, forse, fra venti anni, qualche ingegnere (magari non nucleare, :-) ) o qualche illustre oncologo potranno ambire a esercitare nella nostra tanto amata Brindisi.
Cordialità’
Luigi Gianfreda

Ciao Marco,
Mi preme unicamente attestare il grado di altissimo entusiasmo che hai dimostrato nei tuoi interventi.
Conoscendoti come ti conosco, credo sarà compito facile annidare nel cuore di tutti i brindisini fuori e dentro “le mura” la consapevolezza che c’è vita nella nostra terra.
Lascio come augurio una poesia di Pablo Neruda che per me è stata vera fonte d’ispirazione e che calza perfettamente
Con La realtà che ci apprestiamo mi auguro, a cambiare...

“Lentamente Muore”
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicità.

Carlo Corrado

Chi desidera offrire un proprio contributo a "Brindisi vista da..." può inviarlo all'indirizzo e-mail
brindisivistada@brundisium.net

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