Brindisi vista da... » 09/09/2005
Aldo Leo
Caro Marco sono d'accordo con te e con Giorgio Gargasole (condivido anche le osservazioni di Ida Santoro) e sono convinto che occorre muoversi per restituire la Città a quei Brindisini che la amano (non so se hai letto l'approfondimento "I love Brindisi") e sono disposti ad impegnarsi per il suo bene.
Occorre quindi scambiarsi i recapiti e cominciare un dialogo serrato al fine espilcitare idee e se possibile partire con iniziative minime ma concrete.
Detto questo per farti comprendere come la penso e come io sia uno dei tanti (residenti e non) interessati alle sorti della Città e del suo Territorio (risorsa troppo sottovalutata e della quale chi ci vive non percepisce il suo grande valore) passo a citarti due passaggi che proprio oggi ho sentito in una rassegna stampa ed in una rubrica dedicata a scrittori di livello nazionale ed internazionale.
Il primo passaggio è contenuto in un editoriale di Igor Man, presente sul quotidiano La Stampa di oggi. Il buon Igor afferma (più o meno) che " Il nostro Paese si trova in una profonda situazione di crisi economica in quanto la classe politica (credo che si riferisca a quella al Governo, ma
anche l'opposizione, a parer mio, non è esente da colpe) è più concentrata sulla acquisizione degli incarichi che alla assunzione di decisioni che segnino la svolta ed il cambiamento".
Non male, vero, se riportiamo l'affermazione a livello locale! Prevale, come vedi, sempre la voglia di essere al centro dell'attenzione con cariche di prestigio che garantiscono anche soddisfazioni economiche non indifferenti e si fanno tante parole inutili pur di non arrivare a prendere decisioni in quanto le stesse prevedono assunzioni precise di responsabilità. Mi fermo qui perchè il discorso è infinito e non voglio dilungarmi in questa sede.
Il secondo passaggio fa riferimento a quanto affermato da una scrittrice vietnamita (Duong Thu Huong) alla quale è stato assegnato il Premio "Grinzane Cavour 2005" per il Libro "Oltre Ogni Illusione". Ebbene in una recente intervista la scrittrice afferma che "E' possibile che una persona abbandoni il proprio marito o la propria moglie ma non è possibile che si abbandoni (al suo destino credo intendesse dire) il paese natìo". Preciso
ancora che la scrittrice è stata costretta a lasciare il Vietnam (credo sia stata in prigione per 7 mesi) perchè considerata elemento indesiderato.
Anche qui gli spunti a livello locale sono e possono essere molti.
Quanti Brindisini hanno dovuto lasciare (purtroppo l'impoverimento di giovani e di forze intellettuali e lavorative continua) la propria famiglia e la propria Città perchè le Amministrazioni che si sono finora succedute (limitiamoci pure negli ultimi 30 - 40 anni) non hanno saputo prendere le decisioni più idonee a garantire uno sviluppo economico sociale
tale da distribuire reddito e creare prospettive future alle famiglie ed al territorio.
I Brindisini non subiscono quindi un'espulsione imposta ma caldamente consigliata da situazioni di continuo degrado socio economico e soprattutto dall'incapacità di tanti Politici ed Amministratori di prendere decisioni.
Brindisi continua ancora oggi ad essere territorio di conquista e di scambio in balia di "pochi intimi" che amministrano nel modo peggiore il territorio ed altrettanto fanno nella gestione delle risorse economiche rese disponibili (da Regione, Stato e CE) senza assicurare alcun impegno per uno sviluppo a lungo termine dell'occupazione e del territorio.
Bene se crediamo che non c'è piu spazio per gli indecisi valutiamo l'opportunità di promuovere valide iniziative per "risanare", insieme a tutti coloro che vogliono fornire un concreto contributo, la Città ed il suo territorio.
Servono idee (queste ci sono) le risorse (queste si trovano) e gli uomini!
Saluti ed a presto!
Aldo Leo
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